Sulla cima del monte Bonadies, domina la città e il golfo
Il Castello Arechi di Salerno domina dall’alto la città e permette di ammirare un paesaggio mozzafiato a 300 metri sul livello del mare, mentre ci si immerge nell’atmosfera medioevale del sito.
Il castello si erge sulla cima del monte Bonadies, “buongiorno”, così chiamato perché era il primo punto ad essere illuminato al mattino al sorgere del sole dal lato est. È circondato da un parco con percorsi naturalistici ricchi di vegetazione tipica della macchia mediterranea e risale all’epoca goto-bizantina nella fase più antica.
Fu scelto come centro della nuova capitale istituita dal principe longobardo Arechi II nell’VIII secolo. La fortezza preesistente divenne così il maniero cuore della capitale che da Benevento era stata spostata a Salerno, testa di ponte per i commerci e per il controllo dei traffici con altri territori del Mediterraneo.
Arechi lo modificò, ingrandendo la struttura precedente con una nuova cinta muraria e un sistema difensivo più articolato. Il sito abitato già da epoca romana come testimoniato da numerosi rinvenimenti, ebbe in questo momento il suo sviluppo più grande.
A nord-ovest è collocata la torre di guardia detta Bastiglia perché ritenuta una prigione nell’800, ma in realtà le carceri vere e proprie erano all’interno del castello. Il sistema difensivo è costituito da una serie di torri che si dispongono intorno al corpo centrale collegata da mura merlate e ponti levatoi; questo complesso sistema di strutture cingeva quasi completamente l’antica Salernum .
Nel 1077 il Castello fu sottratto a Gisulfo II, ultimo principe longobardo di Salerno per diventare una roccaforte normanna che servì da baluardo per la penetrazione dei cavalieri nordici nelle terre del sud.
Nel periodo aragonese fu un elemento di grande importanza nel sistema difensivo del territorio per poi perdere di importanza con il passare del tempo, fino a che venne abbandonato nel XIX secolo.
Dopo un lungo periodo di abbandono seguito all’unità d’Italia, gli ultimi proprietari del castello i Conti Quaranta Signori di Fossalopara vendettero la proprietà alla Provincia di Salerno, che si occupò dei lavori di restauro.
Nel 1812 Ugo Foscolo fu in visita in città e dedicò al sito la Ricciarda, ambientata proprio al castello di Arechi.
Attualmente all’interno è allestito un Museo Archeologico, con materiali rinvenuti nell’area del castello, una sala per conferenze e congressi.
Il Castello Arechi è aperto al pubblico dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 17.00. La domenica dalle ore 9.00 alle ore 15.30, il lunedì chiuso.
Biglietto di ingresso ordinario 4 euro
Biglietto di ingresso ridotto 2 euro (per gruppi superiori alle 15 persone, per docenti delle scuole statali con incarico a tempo indeterminato e per Cittadini dell’Unione Europea con età compresa tra i 18 e i 25 anni).