Strumenti, locandine e fotobuste, la decima musa che premia uno dei luoghi più belli al mondo
Il “Museo del cinema e del territorio della Penisola Sorrentina” a Vico Equense racconta della stagione cinematografica iniziata nei primi del’900 che ha dato risonanza alle meraviglie di uno dei luoghi più belli ed amati al mondo. La penisola sorrentina, coi suoi suggestivi e romantici scorci, è ed è stata uno degli sfondi ideali per la “decima musa”, il cinema.
Nelle due sale (che seguono l’Antiquarium “Silio Italico”) si espongono due sezioni “Mostra del cinema” e “Cinema in costiera” con una collezione di 60 documenti cartacei, locandine e fotobuste (formati pubblicitari tipici a partire dagli anni’50), gli strumenti professionali in uso nella cinematografia dalla fine dell’ottocento ai nostri giorni. In una vetrina si espongono inoltre i calchi autografi dei testimonial del Social World Film Festival, mostra internazionale del cinema sociale che si tiene ogni anno nella città di Vico Equense.
La raccolta cartacea abbraccia l’asse temporale che va dal 1949 al 1963, iniziando la visita con una pietra miliare della cinematografia sorrentina ed italiana ovvero le fotobuste di “Pane Amore e..” del 1955 con regia di Dino Risi con Sofia Loren e Vittorio De Sica. Le altre locandine esposte: “La stirpe di Caino” del 1949, “Luna Rossa” del 1951, “Marito e moglie” del 1952, “Un turco napoletano” del 1953, “Carosello napoletano” del 1954, “Maruzzella” del 1956, “Pane amore e Andalusia” del 1958, “La cieca di Sorrento” del 1952.
Nelle teche anche una rara locandina in tedesco di “Pane amore e..”, la “Rivista cinema nuovo” ed una sequenza di videoproiettori in uso nel XIX e XX secolo, tra cui il proiettore di fine ‘800 antico proiettore a candela, il Proiettore Pathe Baby degli anni ’20 e il proiettaore Eka degli anni ’50. Nella sala “Cinema in costiera” ci sono locandine e fotobuste dei film dal 1961 al 1992 con “Ercole alla conquista di Atlantide” del 1961, “Le quattro verità” del 1962, “la Donnaccia” del 1964, “Viaggio di nozze all’italiana” del 1966, “Spara forte, più forte non capisco” del 1966, “Il Decameron” del 1971, “Con le migliori intenzioni” del 1992.