Riapre la Chiesa di Sant’Antonio al Seggio

Uno dei luoghi di culto più antichi della città di Aversa

Dopo più di tre anni è stata finalmente restituita ai fedeli ed ai turisti la Chiesa di Sant’Antonio al Seggio, uno dei luoghi di culto più antichi della città di Aversa. Il complesso il 12 novembre 2017 era stato dichiarato inagibile ed i Francescani erano stati costretti ad abbandonarlo: oggi, dopo i lavori di restauro, ritornano in possesso della loro chiesa dedicata al Santo di Padova.

La prima testimonianza dell’edificio è datata 1231, quando la chiesa era dedicata a Sant’Antonio Abate. Il cambio di titolo avvenne l’anno successivo, quando arrivarono in città i Frati Minori bene accolti dal Vescovo Aversano Giovanni IV Lamberto, che era amico personale di San Francesco. Essi presero in gestione la Chiesa e la dedicarono al Santo Francescano: il 1232 fu l’anno in cui Antonio venne canonizzato. Viene detta “al Seggio” perché affianco sorgeva il Seggio di Sant’Andrea, uno dei sedili di Aversa dove, al pari di Napoli, si tenevano le riunioni popolari.


Ovviamente in origine aveva forme gotiche, fu completamente restaurata secondo il gusto barocco per via dei danni subiti col terremoto del 1694, quando il campanile crollò travolgendo e distruggendo l’altare maggiore. Nel 1805 ci furono nuovi lavoro per il cedimento del muro esterno. Venne così alla luce un portale gotico affrescato, probabilmente una entrata secondaria alla chiesa, che ora funge da cappellina esterna. È ancora un altro terremoto, quello del 1980, a costringere i frati a fare un ulteriore restauro, grazie al quale vengono eliminate le sovrastrutture barocche e riportare la struttura verso il gotico originario.

L’interno è a navata unica con tre cappelle per lato, dove troviamo tele del XVI e del XVII secolo. Uno dei quadri più belli è senza dubbio la Immacolata Concezione tra i simboli Mariani, della scuola di Massimo Stanzione, la cui particolarità è la parte bassa, dove compare una veduta secentesca di Aversa. C’è anche, a sinistra dell’ingresso, un affresco cinquecentesco con una Madonna con Bambino tra San Giacomo e San Ludovico da Tolosa. Troneggia infine sull’altare maggiore la settecentesca statua del Santo titolare




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