Appuntamento l’1 e il 2 marzo presso la Chiesa di Santa Maria Incoronatella alla Pietà de’ Turchini
Parte la V edizione di A più voci, rassegna polifonica curata dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, con la consulenza artistica di Salvatore Murru. 3 concerti in 2 giorni dedicati alla musica corale, con l’obiettivo di valorizzare il repertorio polifonico, attraverso un programma che mette insieme realtà artistiche di diversa provenienza e identità. Protagonisti della rassegna sono venerdì 1° marzo, l’Ensemble Vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo, con O Somma Luce; sabato 2 marzo, il CorAle Femminile Aureliano diretto da Piera Lanciani, con Sante e Sirene; Il Coro Musicanova diretto da Fabrizio Barchi, con La polifonia vocale dal XVII al XXI secolo. Ad accogliere i concerti sarà la Chiesa di Santa Maria Incoronatella alla Pietà dei Turchini, grazie alla collaborazione consolidata ormai da diversi anni.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Info al numero 0817611221 o sul sito turchini.it
Sabato 2 marzo, inoltre, il programma culturale della Fondazione Pietà de’ Turchini si arricchisce con la presentazione del libro di Nicola De Rosa, Ennio Vacca e «L’armonia e l’invenzione» nel panorama musicale napoletano (1979-2007), Turchini edizioni 2023, prevista alle ore 11.00 presso la Sala Muti del Conservatorio San Pietro a Majella. Conversano con l’autore, Stella Cervasio e Aurelio Musi, con interventi musicali a cura di Tommaso Rossi. Lo studio è una ricostruzione storiografica e sociologica della vicenda de «L’armonia e l’invenzione», realtà fondata da Ennio Vacca e attiva dal 1979 a Napoli nell’organizzazione e nella promozione di attività concertistiche.
Venerdì 1° marzo ore 20.30, si inzia con l’interpretazione musicale di O Somma Luce affidata all’Ensemble Vocale di Napoli e al flauto di Adrialfonso Pappalardo; la direzione è di Antonio Spagnolo. In “O Somma Luce”, il testo sacro (con l’eccezione del brano di Antonio Liotti) diventa il filo conduttore dei percorsi creativi dei compositori in programma, coinvolgendo l’ascoltatore in un percorso di meditazione sui temi espressi, in particolare quelli legati al tempo della Settimana Santa.
Si passa dalla scrittura lineare ed essenziale di Arvo Pärt al contrappunto barocco di Lotti e a quello moderno di Allori, Bettinelli e Shank, passando per la scrittura verticale di Poulenc, Gutteridge e Tavener fino a quella espressionista di Bardos e Ligeti, senza dimenticare l’ampia composizione di Carrara con l’inedito accostamento del flauto solista al coro a cappella.
Sabato 2 marzo si parte alle 17.30, il Corale Femminile Aureliano si esibisce in Sante e Sirene, accompagnato da Fabio Montesi al pianoforte, Walter Smaldone alla chitarra e con la voce recitante di Cristina Simonetti, per la direzione di Piera Lanciani. Sante e Sirene è un racconto in musica: interprete è un coro interamente al femminile che accompagna il pubblico in un itinerario di riflessione sulla complessità dell’universo femminile (in occasione dell’approssimarsi della giornata internazionale dell’8 marzo).
Per l’occasione il CorAle Femminile Aureliano mette insieme repertorio sacro e profano, cantando la fede e la preghiera, l’amore mistico e la passione, la delicatezza e la potenza dell’animo femminile che ispira e seduce, affascina e incanta. Le donne sono tutte “sante e sirene”, Maria e Partenope, madri e sorelle, amiche e amanti, senza che questi aspetti siano elementi contraddittori. Il repertorio di ispirazione mariana di Pérotin, Verdi, Poulenc, Kocsar, Colacicchi si unisce ai brani profani di Ramirez, Murru, Caraba, Gjello, per proporre molteplici punti di vista. Sostegno importante alla musica, è la poesia delle donne, che prenderanno voce nelle letture sceniche di testi di Christina Rossetti, Elisa Gastaldon, Alfonsina Storni. Il CorAle Femminile Aureliano nasce nel 2012 sotto la direzione di Piera Lanciani per ricordare Alessandra Cormio, corista ed amica prematuramente scomparsa.
Il percorso nella musica polifonica, sabato 2 marzo si conclude alle ore 20.30, con La polifonia vocale del XVII e del XXI secolo, che mette in risalto le possibilità espressive del Coro Musicanova, diretto da Fabrizio Barchi. Il coro – che fin dal debutto, si è distinto per la varietà del repertorio, spaziando dalla musica medievale a quella pop, con un’attenzione alla musica rinascimentale e a quella contemporanea – presenta uno sguardo ampio su tutto ciò che riguarda la musica a cappella lungo l’arco di cinque secoli.
L’organizzazione del programma non è cronologica ma liturgica. L’arco temporale attraversato è quello della Quaresima, periodo di profonda memoria e riflessione sulla morte di Cristo. I brani ripercorrono le diverse fasi della liturgia e della vita di Cristo, dal dolore e dal pianto della morte fino alla gioia della resurrezione. I diversi linguaggi musicali utilizzati avvolgeranno lo spettatore in un’atmosfera mistica e allo stesso tempo densa di emozioni.