
Nei locali dell’ex municipio la storia degli antichi Atinates vive al centro della comunità
Ad Atena Lucana c’è un museo dove la storia antica e il presente della comunità, letteralmente, si sposano. Nel vecchio municipio, c’è il Museo Archeologico locale, l’Antiquarium, che ospita una collezione di circa cento elementi che raccontano il passato affascinante di questo territorio del Vallo di Diano che funge da confine tra la Campania e la Basilicata.
Strategico oggi, ancor di più lo era nei secoli scorsi. Qui ci sono le tracce degli insediamenti di genti italiche, come gli enotri e i lucani, le vestigia di antiche civiltà che culminano con la presenza romana che dell’antica Atina, il centro dei lucani Atinates secondo Plinio il Vecchio, fece un Municipium.
L’indagine archeologica iniziò nelle ultime decadi dell’Ottocento. Tra le scoperte più importanti c’è senza dubbio quella dell’epigrafe del Foro, una grande iscrizione scoperta a seguito dei lavori (risalenti al 1880) per la sistemazione delle strade del centro. L’iscrizione, incisa su otto grossi blocchi di travertino e giuntaci mutila, è interessante perché rappresenta una delle pochissime testimonianze di pavimentazione delle aree forensi nei complessi urbanistici d’epoca romana.
L’epigrafe recita: — L]ogismus, — s Marcellus, (quattuor)vi[ri i(ure) d(icundo), f]orum sterne[re] inchoaver[unt], p(pecunia) [p(ublica) sive s(ua)], d(ecreto) [d(ecurionum)]
Traducibile pressappoco in “Logismo— Marcello, quattorviri, iniziarono a pavimentare il foro su decreto dei decurioni con fondi pubblici e propri.
Interessanti, inoltre, i cippi funerarie le statue (tra cui quella di un tribuno militare) e le iscrizioni e i corredi funebri rinvenuti nei siti delle necropoli della zona con reperti preziosi, tra cui un vaso di stile apulo, armi e fibule. Tra tanti reperti c’è una storia che ammanta di mistero l’antica Atina. Quella delle mura ciclopiche, ritenute testimonianza della presenza di comunità pelasgiche nella zona, di cui ancora oggi si va alla ricerca. Forse erano due le cinte murarie dell’antico insediamento e c’è chi ritiene che, oltre a quella che racchiude il centro abitato, ce ne sia stata un’altra più giù dove oggi c’è l’autostrada e la superstrada che collega Atena Lucana alla provincia di Potenza.
L’ultimo piano del Museo non è dedicato all’esposizione. Eppure la suggestione che ne deriva non è meno affascinante. Qui vi è allestita, infatti, un’aula consiliare dove, ancora oggi, si celebrano le promesse di matrimonio tra gli sposi del posto.