Edito Colonnese, il ritratto di una donna libera in mezzo tra le insidie dell’esistenza e i tumulti dell’epoca
“Eri talmente bella, amica mia, amore mio, avevi compiuto 41 anni il 19 marzo. Anna Amorosi, spesso nuda sotto i tuoi veli di bisso, sotto quella seta vellutata così leggera, così rara, colta nella fenditura di una conchiglia, la pinna nobilis, sul fondale dei mari sardi. Eri una sorella di Leda, una gemella di Pasifae, una rivale della più bella delle Ninfe, una Calipso che vela e svela, nell’esaltazione disperante dell’amore. Il tuo ricordo indelebile mi accompagna sempre sulle terre e sui mari dove ti offrivi ai ragazzi, militari, marinai, aviatori, gigolò romani di via Veneto quando la dolce vita non era più, già non era più di moda, ogni volta che te lo chiedeva il conte Roberto Clerici Venosa, fino alla vigilia del tuo ultimo respiro. «Ti amo, ti diceva, quando sei sesso a sesso con un altro».”
Il grande ritratto di donna libera in mezzo a tutte le insidie dell’esistenza e ai tumulti di un’epoca. Una traversata dell’Italia e del Mediterraneo, a partire da Napoli, tra il 1960 e il 1970. La dolce vita nella Roma di Alberto Moravia, i sanguinosi attentati dei neofascisti, le manovre dei poteri occulti, lungo il filo segreto dell’appassionata amicizia vissuta da Anna e Giannatale, il narratore.
E soprattutto l’avventura della coppia atipica formata dal ricco conte Roberto Clerici Venosa e sua moglie, Anna Amorosi, donna semplice e ferita a vita, ma di un’intelligenza, una bellezza, un’audacia, una sensualità da far capitolare ai suoi piedi i re.
Una navigazione a vista e tra i piaceri, d’isola in isola, dalla Procida di Elsa Morante alla Malta del Caravaggio, l’esistenza amorosa e tragica di una donna che per dieci anni fece scandalo planetario, mettendo in gioco la propria vita, fino al suo fulminante assassinio Basato su fatti reali e storici documentati con precisione, Anna Amorosi si riallaccia alle migliori Cronache napoletane del suo autore.