Affreschi e mosaici diventanti ambasciatori della città vesuviana
L’ultimo rappresentante di una dinastia di padroni di miniere di carbone della regione di Hainaut nel sud del Belgio, Raoul Warrocquè (1870-1917) ricchissimo collezionista d’arte, comprò 8 pannelli ed altri oggetti tutti provenienti dalla villa di Fannio Sinistore di Boscoreale, in un’asta organizzata da Vincenzo De Prisco insieme agli antiquari napoletani Canessa a Parigi nella galleria Durand-Ruell nel giugno del 1903, per la somma di 11.904 franchi-oro, non senza incorrere nel rimprovero di sua madre:
“Che ne farai di questi affreschi, – gli scrive – dove li metterai? Questo mi sembra un acquisto di cui ti pentirai…”.
Come tutte le mamme del mondo era preoccupata dell’aspetto pratico dell’acquisto, e bisogna sottolineare che si tratta di opere eccezionali, di cui pochi Musei possiedono equivalenti. Ma il posto per sistemare tutti gli affreschi e gli oggetti comprati Raul l’aveva eccome se lo aveva. Era il castello costruito dal suo bisnonno Nicolas nel 1831 con un vasto parco tutto intorno. Morto senza discendenti, egli dona il castello e le sue collezioni allo Stato belga che apre al pubblico il castello divenuto Museo, nel 1922 con il nome di Musèe royal de Mariemont, ad un ora di treno dalla città di Bruxelles, ma nel 1960 un devastante incendio lo distrugge, si salvano fortunatamente le preziose collezioni grazie ad un sistema di porte ignifughe.
Costruito sulle ceneri del vecchio castello un moderno Museo, oggi è un luogo d’arte magnifico, incastonato come un diamante nel meraviglioso parco che lo circonda. La conservatrice delle antichità greche e romane di questo Museo è la simpatica Annie Verbanck, innamorata di Boscoreale che ha visitato più volte insieme alla sottoscritta.
Si può vedere, perfettamente ricomposto in una sala del Museo, lo splendido triclinio d’estate della villa di Fannio Sinistore di Boscoreale, già descritto magistralmente da F. Barnabei nella sua monografia del 1901 sulla splendida villa di Boscoreale, l’altra parete dello stesso triclinio la possiamo ammirare al Museo di Napoli….ma questa è un’altra storia.
Ma le sorprese a Bruxelles non finiscono mai, nel centro della città nel Museo royaux d’art et d’histoire al Parc du Cinquantenaire si trova un altro affresco della villa di Fannio Sinistore, la parete in II stile della sala I muro ovest, ma non è solo, proprio accanto c’è una teca con 4 pezzi del Tesoro di Boscoreale. Solo copie, ben fatte ma sempre copie, come era di moda all’epoca della vendita del Tesoro al Louvre, quando una famosa gioielleria di Parigi inserì nel suo catalogo copie del tesoro su ordinazione in bronzo o argento.
Questi oggetti, affreschi e mosaici, ormai diventati ambasciatori di Boscoreale e della sua vesuvianetà, sono ammirati da centinai di visitatori ogni giorno, incantati dalla loro bellezza.