In giro per Napoli, da Piazza Museo Nazionale a Piazza San Gaetano
L’itinerario da svolgere a piedi per circa 1 km percorre una delle arterie principali di Napoli: il decumano centrale, dalla fermata della metro presso il Museo Archeologico Nazionale sino a Piazza San Gaetano. Le tappe del percorso proposto costituiscono uno straordinario esempio di stratificazione architettonica della città, dall’insediamento greco sino all’epoca moderna.
All’uscita dalla metropolitana (Linea M2, fermata Cavour) percorriamo in discesa via S. Maria di Costantinopoli, superando la Galleria di Arte Moderna e l’Accademia di Belle Arti, sino a Piazza Vincenzo Bellini dove ci fermiamo per la prima tappa.
Vivace piazza molto frequentata dai giovani (è presente un polo bibliotecario umanistico dell’università Federico II nel palazzo dell’ex Convento di Sant’Antonio a Port’Alba, sulla sinistra scendendo verso le mura) è al centro di uno dei luoghi più caratteristici di Napoli: tra via Port’Alba, nota per le librerie e le bancarelle di libri che permette l’accesso a Piazza Dante e a poca distanza, il Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella e la strada di S. Sebastiano luogo ideale per musicisti ed appassionati di strumenti, con negozi specializzati, dove non è difficile imbattersi in piacevoli concerti di musicisti noti e non. Nella piazzetta fermiamoci ad osservare il tratto di mura greche di IV sec. a.C., visibili al di sotto dell’attuale piano stradale e voltiamoci a guardare il Palazzo Firrao della prima metà del ‘600, con una serie di busti dei reali spagnoli in nicchie sulle finestre.
Procediamo per Via dei Tribunali, voltando a sinistra. La strada prende il nome dai tribunali radunati da don Pedro da Toledo nel 1540 nel Castel Capuano, che chiude sul fondo la strada.
Sulla strada troviamo: la Cappella Pontano voluta dall’umanista Gioviano Pontano in memoria della moglie; all’interno è un pavimento di gran pregio con maioliche policrome invetriate di tardo XV sec.; la chiesa di S. Maria Maggiore, basilica paleocristiana fondata nel VI secolo e rifatta in epoca barocca, chiamata dai napoletani la Pietrasanta (dalla pietra che offriva l’indulgenza all’orante, collocata in passato sull’esterno della chiesa in una nicchia). La chiesa è seguita da un campanile romanico, il più antico di Napoli, con marmi di epoca romana reimpiegati nella costruzione in laterizio.
Continuando il nostro itinerario non potremo non notare i teschi e le tibie incrociate sulla facciata esterna della Chiesa del Purgatorio ad Arco, legata alla devozione napoletana per le anime del purgatorio.
La Chiesa di San Paolo Maggiore a Piazza San Gaetano, sorge inglobando i resti del tempio dei Dioscuri tra VIII e IX sec. nell’area del foro della città di Neapolis. Del tempio sono ancora visibili in facciata due colonne con capitelli facenti parte del pronao e le basi di altre due. Per la visita all’interno delle chiesa l’accesso è su Vico Cinquesanti. Immediatamente di fronte è il Complesso Monumentale di San Lorenzo, luogo dove Boccaccio incontrò la sua amata Fiammetta; vi soggiornò anche Petrarca e nell’annesso convento si svolsero le riunioni del Parlamento del regno. Il complesso monumentale permette la visita agli scavi sotterranei con fasi dall’epoca greca a quella medioevale, al chiostro settecentesco e al Museo dell’Opera di S. Lorenzo allestito all’interno del convento, con tre piani espositivi ordinati per periodo cronologico.