Tra grano e devozione, si rinnova la tradizione del paese irpino
Mezzetti e carri di covoni in onore di San Rocco. Frigento, un paese di circa 3500 abitanti a quasi mille metri di altezza, si tinge di oro per festeggiare il suo santo patrono. È l’oro del grano, simbolo dell’abbondanza.
San Rocco per i frigentini è considerato un amico di famiglia, qualcuno non solo da venerare, ma di cui prendersi cura e dire bene. La festa si celebra ogni anno tra il 15 ed il 16 agosto e l’intero paese vi partecipa con immensa devozione. Per chi – come noi – arvà la fortuna di capitare a Frigento, in quei due giorni, vivrà una continua scoperta, come la gentilezza degli abitanti, che tra uno scatto e l’altro, ci hanno reso partecipi della loro storia.
Nel giorno della festa di S.Maria Assunta in Cielo, dal santuario del Buon Consiglio parte la sfilata dei Carri dei Covoni intrecciati, trainati dai buoi. I carri di covoni vengono trascinati fino al centro del paese e lasciati dinanzi la Chiesa del Purgatorio, così da poter essere ammirati da passanti e tristi.
Nel giorno successivo, il 16 agosto, ci celebra la particolare processione di San Rocco, la cui statua (conservata nella chiesa ad esso dedicata), viene portano in spalla per tutto il paese. Emana luce, calore. È vestito di oro: “Sono tutti ex voto, quelle collane che vede, quegli anelli, bracciali, furono donate al santo dalle persone guarite dal colera. Ci sono memorie e ricordi perfino dei soldati della prima e della seconda guerra mondiale” – ci racconta un fedele in processione.
La forte devozione per San Rocco, noto come protettore degli ammalati, nasce nel 1860. Gli abitanti delle zone limitrofe al paese, colpiti da una forte epidemia, si recavano in quegli anni in pellegrinaggio a Frigento, per far visita al Santo e chiedere la grazia. Inizialmente questi furono vietati per evitare dei contagi nel paese, ma in un secondo momento, la statua di San Rocco venne portata in via San Filippo e in quel luogo vennero benedetti i paesi vicini. Da allora sono in molti ancora oggi a partecipare processione di San Rocco lungo le strade del paese.
La processione si caratterizza con la sfilata dei tradizionali “Mezzetti“, grandi recipienti in legno a forma di cono contenenti grano, che alcune devote portano con immensa eleganza sul capo. “Sono tutti sono lavorati a mano, filo per filo, paglia per paglia, con nastro colorato o fiori finiti. Quello che trasporto oggi io, è fatto da una signora anziana che oggi vive in una casa di riposo” – è la voce gioiosa di una fedele, il suo volto sorridente non sembra affatto stanco del peso che porta sul capo. Inoltre, è tradizione del posto, lasciare fuori le proprie abitazioni durante i festeggiamenti, anche i cosiddetti “lampai“, manufatti a forma di stella, di tamburi, ricoperti di carta velina.
Frigento ci ha ben accolti, la semplicità dei suoi abitanti ci ha riscaldato il cuore, il buon cibo non manca di certo, molti sono i prodotti realizzati in casa, coltivati nelle proprie terre. Ma sopratutto a Frigento non manca l’aria buona. A proposito di quest’ultima, se vole godervi un bel fresco, non perdetevi la passeggiata ai Limiti.