A Napoli martedì 27 febbraio torna l’appuntamento organizzato e promosso dal Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università di Napoli “Federico II”
Anche quest’anno il Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università di Napoli Federico II promuove l’evento “Grazie Darwin”. Nell’ambito dell’iniziativa sarà celebrata la figura dell’illustre naturalista e filosofo del XIX secolo Charles Darwin e approfondito il contributo del pensiero darwiniano in differenti ambiti del sapere. Nella Storia come nella Scienza, dalla Musica all’Arte, Darwin ha lasciato un segno unico e irripetibile che resiste ai decenni e agli straordinari progressi delle conoscenze.
L’evento si terrà il 27 febbraio alle ore 10.00 nel Salone Monumentale del Real Museo Mineralogico e sarà diretto alle scolaresche, agli studenti universitari e alla cittadinanza. Dopo i saluti istituzionali del Direttore del Centro Musei, Prof. Piergiulio Cappelletti, la Dott. Lucia Borrelli, Direttrice Tecnica del Museo di Antropologia, introdurrà il tema della mattinata. Seguirà il seminario dal titolo “Il caleidoscopico mondo di Darwin” della Dott. Flavia Salomone, Antropologa e divulgatrice scientifica dell’Istituto Italiano di Antropologia di Roma, che illustrerà la centralità dell’opera di Darwin nella storia del pensiero evoluzionistico.
Il Prof. Michelangelo Iossa, Docente di Musicologia e Curatore del Laboratorio di Educazione al Suono dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli, terrà un intervento dal titolo “Il ruolo della Musica nella storia dell’uomo: da “esseri umani” a “essere umani” e approfondirà le connessioni tra la musica e la poesia che, come ci insegna Darwin, è una creatura del canto. Concluderà la Dott. Francesca Paola Torre, Talent and Culture Manager del Grand Hotel Parker’s di Napoli con la relazione “Il biologo marino George Parker Bidder III e il suo legame con Napoli, tra scienza e ospitalità partenopea”, racconto dell’affascinante storia di uno studioso britannico che conosceva Darwin, giunto a Napoli grazie alle sue ricerche sulle spugne e sulle correnti marine.