“Prendersi cura di altri è qualcosa che non conosce pause: in questo tempo, impariamo a meditare come gatti”
A Portici, a due passi dalla stazione di Bellavista, c’è il Gattò bistrot di Valentina. Il locale è l’incontro di due sue grandi passioni: la cucina e i gatti, e in entrambi i casi offre un’amplissima scelta.
Gattò bistrot è l’unico locale dedicato ai gatti nel Sud Italia. “Requisito fondamentale è stato, infatti, che il locale sorgesse nel mio territorio comunale di residenza per permettermi di recarmi dai miei ‘mici’, senza dipendere da mezzi di trasporto, condizioni meteorologiche o di salute. Chi avrebbe immaginato che, in una situazione come questa che stiamo vivendo la prossimità si sarebbe rilevata una scelta strategicamente lungimirante?” – ci racconta Valentina.
Nel menù ci sono piatti tradizionali, ma anche molte ricette originali, soprattutto una significativa attenzione ai vegani e alle varie intolleranze. Mentre si gustano i suoi piatti ci sono i gatti a fare compagnia e sono ben sei: Procolo, Piccolina e Ciancioso, Sole, Luna e Perla. Ad eccezione di Procolo, tutti i gatti appartenevano ad una colonia felina porticese di cui Valentina si prende cura.
Tutti i gatti amano le coccole dei clienti ma, in base al loro carattere, ci sono quelli più espansivi come Ciancioso e Procolo che subito corrono ai tavoli e Perla e Piccolina che, un po’ più timide, si fanno prima apprezzare da lontano.
Ma da più di un mese tutto è cambiato. Data la chiusura dei locali per la quarantena, anche i gattini devono far a meno dell’affezionata clientela. Nonostante ciò Valentina continua ad occuparsi di loro, e di tanti altri gatti, ogni giorno: “La giornata di una gattara permette rari momenti di noia, perché prendersi cura di altri esseri viventi è qualcosa che non conosce pause. Con la massima cautela, si continuano ad accudire e nutrire i gatti delle colonie feline, si bada ai gatti di casa, si cercano e si scandagliano possibili adottanti per i troppi randagi sempre in cerca di casa, si pianificano catture e sterilizzazioni”.
“Percorro il tragitto casa-bistrot (non più di 300 mt) quotidianamente, due volte al giorno, per il momento ‘pappa&coccole’ ai gatti, e mi ritrovo in un’atmosfera da settimana di ferragosto: la città appare vuota, le strade sgombre e l’aria è pulita, raramente si vede passare una macchina. Nonostante si tratti di una zona ad altissima densità abitativa, si può sentire come la natura e i suoi altri abitanti non-umani stiano prendendo il posto degli abituali rumori urbani. Sono preoccupata di come un ritorno alla normalità, non graduale, possa investire la fauna urbana non-umana, visto che nel vocabolario dell’uomo asservito alla produttività, non è contemplato il concetto di gradualità, di lentezza e di sostenibilità. La natura è in continuo cambiamento e fingere che questo cambiamento non ci investa, è quanto di più controproducente possa esistere per un’esistenza singola, un’attività commerciale e un’intera comunità”.
Purtroppo ad oggi non si sa ancora quando potranno riaprire i locali: “E’ difficile immaginare come cambieranno le cose ma finché la situazione epidemica non sarà rientrata del tutto potenzieremo l’asporto, valuteremo anche l’opzione di un servizio a domicilio e ridurremo il numero dei coperti per il bene e la salute di tutti, in attesa di poterci riabbracciare in una grande festa”.
Nel frattempo, per chi si domandasse come stanno i gatti in questi giorni, Valentina ne dà costanti aggiornamenti sui profili social del locale e infine per questi interminabili giorni di quarantena ci dice: “Il mio invito è quindi quello di meditare e di essere più zen, proprio come i gatti”.