Un pezzo di storia napoletana sopravvissuto alla smania architettonica post-bellica
Il PAN, acronimo del Palazzo delle Arti di Napoli, è il centro culturale della città partenopea. Polo artistico per eccellenza, i suoi 6000 mq ospitano non solo esposizioni d’arte ma anche convegni, seminari, presentazioni di libri, ecc… Insomma un agorà dove il dibattito è sempre aperto ed attuale.
Il PAN ha sede nel Palazzo Roccella lungo via dei Mille, una delle strade più eleganti della città.
Il palazzo fu costruito nel XVII secolo per volere di Francesco di Sangro principe di San Severo e nel 1667 lo donò alla sorella Antonia andata in sposa a Giuseppe Carafa. All’epoca il palazzo non era incastonato tra altri edifici anzi, costruito fuori dalle mura cittadine era immerso nel verde e godeva di una limpida vista sul golfo. Qui la poetessa Ippolita Cantelmo Stuart fondò uno dei salotti letterali più famosi in città a cavallo tra il XVIII ed il XVIII secolo. Queste sale erano già destinate ad essere luogo di dibattito culturale!
Nel 1717 il palazzo venne ereditato dai principi Rocella del ramo Carafa che sovvenzionarono un’importante restauro. Un intervento lunghissimo se si pensa che solo nel 1842 si conclusero i lavori della facciata! Fu allora che da palazzo barocco com’era divenne una dimora in stile neoclassico, fatto li linee semplici e armoniche.
Fino al secolo scorso si erano conservati anche alcuni stucchi e l’antico portale in piperno ma, in una sola notte, furono distrutti. Infatti nel 1964 Mario Ottieri, imprenditore napoletano che con i suoi palazzi stava rimodellando le architetture della città in chiave post-bellica, aveva messo gli occhi proprio sul Palazzo Rocella per edificare una nuova palazzina. Per fortuna i residenti si ribellarono e lui non potè demolire la palazzina ma ne distrusse comunque il portale e gli stucchi.
Nel 1984 il palazzo è stato acquistato dal comune e dal 2005 è sede del PAN.
Le mostre che negli ultimi anni ha ospitato il palazzo sono tante ed eterogenee. Tra le più famose si ricordano Magica Disney – 3000 volte Topolino (2013), Andy Warhol. Vetrine (2014) e Steve McCurry – Senza confini (2016). Inoltre dal 2011 il terzo piano del palazzo è stato aperto al PAN kids, uno spazio dove si svolgono laboratori, mostre ed altre attività rivolte ai bambini, in modo da fargli scoprire fin da piccoli il mondo dell’arte. Il PAN è sicuramente uno dei luoghi più interessanti in città in cui si può sempre scoprire qualcosa di nuovo e attuale; basta lasciarsi stuzzicare un po’ dalla curiosità!