La chiesa di San Raffaele a Pozzuoli

Costruita nella seconda metà del 1700, custodisce opere di Giacinto Diano, talentuoso discepolo di Francesco De Mura

Uno dei nomi più diffusi in Campania, oltre al devoto Gennaro, al popolare Ciro e all’evergreen Diego, è Raffaele (qui Rafe’ per gli amici stretti). E Raffaele, Santo, è titolare di una serie di chiese storiche ed importanti su tutto il territorio.

Ma chi è San Raffaele? È l’arcangelo meno noto, il terzo, oltre a Gabriele e Michele, arcangelo dell’amore sponsale, l’arcangelo guida e della salute: Rafa El, Dio guarisce.

Una profonda devozione verso l’arcangelo dalle lunghe ali e comodi calzari, esiste anche a Pozzuoli tanto da essere considerato il patrono minore della città. A lui è dedicata una piccola chiesetta non molto distante dal Rione Terra e risalente alla seconda metà del 1700. La sua facciata baroccheggiante, nell’alternanza di rosso, ocra e grigio, è un’onda movimentata di cornicioni e lesene interrotta da un portale in piperno ed una piccola nicchia all’interno della quale domina lui, il Raffaele che protegge i viandanti. Se non fosse chiaro ce lo ricorda la scritta ai suoi piedi “Raphaeli viatorum duci” (A Raffaele guida dei viaggiatori).

Restaurata e riaperta da qualche anno, la chiesa era stata fortemente danneggiata dal bradisismo e da lunga incuria. Oggi ci mostra invece tutta la sua eleganza e raffinatezza ed in effetti, complice anche la splendida vista mare sul piazzale adiacente, è considerata una delle più belle di Pozzuoli “uno scrigno del più raro rocaille (rococo’) napoletano” come la definì l’illustre studioso e storico dell’arte Raffaello Causa.

Quando entri sei in un piccolo tempio affollato, trionfo di marmi, maioliche, affreschi e dipinti e tra loro si conquistano un posto d’onore anche una cantoria in legno e oro ed un organo a canne. Il tutto in una struttura a pianta centrale e quattro altarini simmetrici. Qui vi lavorarono diversi artisti, Battista Rossi, Angelo Mozzillo, Gennaro Vassallo ma il più famoso di tutti è Giacinto Diano soprannominato ” ‘o puzzulaniello” . Nacque proprio a Pozzuoli nel 1731 il talentuoso discepolo di Francesco De Mura definito “la maggiore delle personalità napoletane della seconda metà del secolo”.

Qui fa il tris con “L’ estasi di Santa Teresa d’Avila”, “la Maddalena penitente” e “il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria”, composizioni eleganti, luminose e classiche. Pochi sanno che, trasferitosi poi a Napoli, ebbe tra gli allievi Gaetano Gigante, padre del più famoso Giacinto a cui fu imposto proprio il nome del maestro. Un continuum artistico che sfocerà nella ben nota scuola di Posillipo. Ma questa è un’altra storia.


Prima di uscire dalla chiesa di San Raffaele, un consiglio, guardate bene dove mettete i piedi, il pavimento, così consumato con colori della natura è opera del “rigiolaro” Giuseppe Massa della famosa famiglia attiva nel napoletano. Monastero di Santa Chiara? Chiostro maiolicato? Avete presente?! Ecco, lui!

E adesso, mio caro viator, con la benedizione di “San Rafe'”, un ultimo sguardo al mare, puoi proseguire il tuo cammino alla ricerca della bellezza in quel di Pozzuoli.

Event Details
Cerca Evento