La Fuori Stagione: VI edizione all’aperto per Mutaverso Teatro

Gli spettacoli in calendario a Salerno dal 27 maggio al 4 luglio 2021

La Fuori Stagione è il titolo della VI edizione di Mutaverso Teatro, progetto a cura dell’associazione Erre Teatro, ideato e diretto da Vincenzo Albano, che quest’anno si svolgerà, a Salerno, dal 27 maggio al 4 luglio. Per andare incontro alle esigenze di distanziamento per l’emergenza sanitaria, la manifestazione si svolgerà all’aperto, tra il Quadriportico Santa Maria delle Grazie al Chiostro Ave Gratia Plena, coinvolgendo anche l’Arena del Teatro Ghirelli, la panoramica terrazza della Fondazione Ebris e il Teatro del Barbuti, in otto appuntamenti (tutti alle ore 20.30), che vedranno alternarsi sui diversi palcoscenici alcune delle compagnie più interessanti del panorama teatrale italiano.

«La sesta edizione di Mutaverso Teatro è “fuori programma”, inaspettata – spiega il direttore artistico Vincenzo Albano -; “fuori serie” per i connotati che ne delineano l’eccezionalità rispetto alle precedenti edizioni; “fuori di sé”, perché si presenta come una piccola follia; “fuori dal mondo”, quello virtuale, a cui ci siamo abituati nei lunghi mesi di isolamento».

Mutaverso Teatro si presenta come una stagione che ha come filo conduttore la parola poetica, di cui il teatro, in questo tempo di rinascita, ha più che mai bisogno. Da Dante a Baudelaire passando per Mariangela Gualtieri, la rassegna declina la poesia sulla scena attraverso la musicalità del verso poetico, l’oralità del racconto, le bizzarre composizioni del varietà, trovando in essa una delle tante strade possibili per ripartire: «In questa ripresa piena di incognite – conclude Vincenzo Albano – si confondono e si accavallano, tanto repentinamente da esserne disorientato, i momenti della semina, dell’attesa, della fioritura, della raccolta. Questa VI edizione di Mutaverso Teatro matura così, controtempo. Un debutto pieno di incognite e domande, ma non per questo meno desiderato».

Per Partecipare agli eventi è necessaria la prenotazione. Biglietto unico: euro 12. Per info e contatti info@erreteatro.it oppure 329 4022021.

Ecco il programma dettagliato e le schede dei singoli spettacoli:

c/o QUADRIPORTICO SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Largo Giovanni Luciani 1
27 maggio
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30

BIANCOFANGO | FATTORE K – I POETI MALEDETTI n. 1_ Io e Baudelaire
Who wants to live forever?
con Andrea Trapani
traduzione dal francese e drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani regia Francesca Macrì
luci Gianni Staropoli | consulenza al pianoforte Irene Ninno | direzione tecnica Massimiliano Chinelli

Fa quasi paura leggere oggi i poeti maledetti, questa combriccola di creature angeliche e ostinate, schiacciati da tragiche urgenze. Fa paura vederli e immaginarli in preda all’odio per i contemporanei, non più giovani – e cosa allora? – a ragionare con la precisione di un orefice sulla parola oscura, in balia sì degli eccessi, ma più di tutto di una fecondità e di un’intransigenza stilistica assolute. Ne avremmo bisogno oggi più che mai. Ma nel moto dell’anima che la commozione ci dona quando le parole ci incantano e ci tramortiscono, ci pugnalano e ci stupiscono, abbiamo più volte pensato che esistesse un legame anomalo, forse maleducato, fra pianoforte e verso. E così abbiamo deciso di attraversarlo, di provare a indagarlo.

Fra il corpo del pianoforte, impetuoso e imponente, e il corpo della parola, saettante e tagliente, noi abbiamo messo il corpo dell’attore. Si muove fra musica e verso, s’insedia in quella solitudine di cui sono e siamo, tutti, portatori, e si mostra sul palcoscenico. Si rende disponibile ad attraversare e a essere attraversato. Si fa strada nella notte, si fa canto alla luna, si fa cielo tetro e greve, si fa albatro e prova a volare. Maldestramente, maleducatamente, forsennatamente, devotamente.

Un attore, il suo pianoforte, e Baudelaire. Io e Baudelaire, primo passo di una trilogia dedicata ai poeti maledetti, è un richiamo, un’invocazione alla poesia, la direzione di un ritorno. È un dialogo con se stessi, è la ricerca delle parole, è stare sulle parole e accettare che siano importanti.
Io e Baudelaire è una domanda banale, semplice, autentica: ma se uno da piccolo vuole essere come Baudelaire, da grande che cos’è? Ma se uno, da piccolo, legge di nascosto le poesie, da grande cosa può diventare? Esiste un bambino che in un tema, a scuola, abbia scritto: io da grande voglio fare il poeta. Che cos’è un poeta?

Baudelaire: il poeta maledetto, il poeta da cartolina, da tazza souvenir dopo un viaggio a Parigi, da poesiola da studiare a memoria prendendo l’autobus a sedici anni, il poeta delle puttane, dei vicoli la notte, il poeta delle ossessioni, delle 865 lettere alla madre, il poeta delle contraddizioni, non voluto, non riconosciuto quando ne avrebbe avuto davvero bisogno, non amato, senza un soldo e soprattutto solo, solo, solo. È sconfinata la solitudine che ci butta addosso. Ma che cos’è un poeta?
Non molti anni fa qualcuno cantava davanti a migliaia di persone: Who wants to live forever? Forse Baudelaire se lo avesse sentito gli avrebbe voluto rispondere. Ma vogliamo davvero vivere per sempre?

biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021
web site compagnia www.biancofango.it

c/o QUADRIPORTICO SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Salerno, Largo Giovanni Luciani, 1
3 giugno
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30

PICCOLA COMPAGNIA DAMMACCO
L’INFERNO E LA FANCIULLA
con Serena Balivo
ideazione, drammaturgia Mariano Dammacco, Serena Balivo
regia Mariano Dammacco
con il sostegno di Campsirago Residenza
primo studio – VINCITORE PREMIO GIOVANI REALTÀ DEL TEATRO
SPETTACOLO SELEZIONE IN-BOX BLU 2016

Monologo con drammaturgia originale composta da Mariano Dammacco insieme all’interprete Serena Balivo. I linguaggi scelti sono quelli dell’allegoria e dell’umorismo, affiancati da una lingua altra, poetica. In scena, l’attrice interpreta una surreale bambina, la fanciulla, e conduce gli spettatori in un suo personale viaggio all’inferno, non l’inferno delle anime dannate, bensì l’inferno che a volte ci sembra di vivere nella nostra quotidianità. Si tratta di un viaggio alla ricerca di una propria dimensione di adulto. Gli spettatori assistono al confronto della fanciulla con le aspettative e le speranze riguardo la sua vita, con le difficoltà e le delusioni legate alla ricerca di qualcuno che le sia affine. E ancora, la fanciulla conoscerà la paura e l’insofferenza per l’autorità e scoprirà di essere capace di sentimenti negativi quali la rabbia o la misantropia. Infine, lo spettacolo svelerà che il vero e proprio inferno sulla terra della protagonista, o forse di molti di noi, sta nel rischio di non raggiungere mai una condizione di adulto, imprigionati in una proiezione mentale di se stessi adulti senza che questa si concretizzi mai in realtà. 

biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021
web site compagnia
www.piccoladammacco.wixsite.com

c/o CHIOSTRO AVE GRATIA PLENA
Salerno, Via Canali
6 giugno
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30
BARTOLINI/BARONIO – 369 GRADI

REDREADING#13
UN GIORNO BIANCO
DOVE IL NOI DIMORA IN ME
dal libro “Ho costruito una casa da giardiniere”, di G. Clément
con Tamara Bartolini, Michele Baronio e la partecipazione del collettivo BLAM
drammaturgia Tamara Bartolini musica e canzoni Michele Baronio

Con il RedReading#13 Un giorno bianco ci domandiamo dove stiamo andando, cosa stiamo lasciando, come vivere tra le rovine, e cos’è casa. Quali sono i residui che compongono la nostra possibilità di un Terzo Paesaggio, dove sono i luoghi marginali di cui riappropriarci perché diventino spazi di resistenza, pratiche di cambiamento, dov’è la memoria delle cose, l’io che diventa noi, i territori, la comunità, la terra su cui camminare, da nutrire, tutelare. E allora scopriamo quanto ci sia bisogno di cura e di fare cose difficili – come scrive Gianni Rodari: guardare, ascoltare, avere pazienza. Insieme a Clément e ai nostri ospiti ci immergiamo nel tempo dell’edificazione della casa ideale proprio per curarne le rovine: “Il mio progetto non era quello di costruire una casa con un giardino intorno. Era semmai il contrario: volevo abitare in un giardino”. Impariamo a salutare ciò che abbiamo intorno, a seminare, a far tesoro di tutto, delle persone, degli animali, delle piante. È un giorno bianco e possiamo ricominciare dalla prima pietra, come dire la luna, inoltrandoci con cura da giardinieri in questo Mondo-giardino che ha origini più lontane delle nostre e così cercare, cercare e cercare ancora, e ancora seminare bellezza.

*In un’atmosfera informale, un libro e il suo autore, incontrano il teatro.

RedReading è un incontro tra il teatro e la potenza di un libro. Incontro con la narrazione orale, con quelle storie che sono nate da una comunità, e che proprio attraverso il teatro, a quella comunità, ritornano. È uno spazio di prossimità, una traduzione di intimità dell’esperienza che per noi ha significato la lettura di quel libro, con i suoi contenuti, forme e linguaggio. È il racconto di cosa ci ha fatto risuonare dentro: quali ricordi, immagini, riflessioni e ribellioni, ha messo in movimento, il nostro modo di leggerlo? Strumenti del RedReading sono la lettura, la musica, l’ascolto partecipato; al centro della scena il filo che lega gli autori dello spettacolo al libro.

biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021

c/o QUADRIPORTICO SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Salerno, Largo Giovanni Luciani, 1
10 giugno
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30

FORTEBRACCIO TEATRO | COMPAGNIA LOMBARDI TIEZZI
LA DELICATEZZA DEL POCO E DEL NIENTE
ROBERTO LATINI LEGGE MARIANGELA GUALTIERI
poesie di Mariangela Gualtieri con Roberto Latini
musica e suono Gianluca Misiti  luci e direzione tecnica Max Mugnai

Da Ossicine, Voci tempestate, Sermone ai cuccioli della mia specie, So dare ferite perfette, Fuoco centrale, Paesaggio con fratello rotto, alcune delle più belle confidenze della meravigliosa poetessa cesenate in una serata per voce sola. Un concerto poetico di parole lucciole e tenerezze e incanti e quella capacità che hanno i poeti di stare nei silenzi intorno alle parole.

biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021

ROBERTO LATINI. Attore, autore e regista, si è formato a Roma presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992.Vincitore negli anni dei premi intitolati Wanda Capodaglio, Prova d’Attore, Bruno Brugnola e Sergio Torresani, ha ricevuto il Premio Siparionell’edizione 2011promossa dall’Associazione Nazionali dei Critici di Teatro, il Premio Ubu2014e 2017come Miglior Attoree il Premio della Criticadall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro nel 2015.

Ha diretto il Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012. È il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro, volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riproposizione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale.

c/o CHIOSTRO AVE GRATIA PLENA
Salerno, Via Canali
13 giugno
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30
PRINCIPIO ATTIVO TEATRO | MUSICAOS ED.

LA MANUTENZIONE DELLA SOLITUDINE
reading poetico di Giuseppe Semeraro musiche eseguite dal vivo di Leone Marco Bartolo

Versi che ritornano come un mantra, si fanno preghiera, rabbioso monito, denuncia. Versi da maneggiare con cura, come si fa con le cose rare, fragili e indistruttibili. Una sinfonia di parole che sonda l’esistenza, dalla levità di un battito d’ali di farfalla alla concretezza di un indirizzo in tasca di uno straniero senza nome né vita. Parole che assumono un peso specifico, un equilibrio stabile eppur mutevole come le stagioni, l’animo umano e le suggestioni che affiorano ad ogni lettura.

Nella società dell’iperconnessione, della comunicazione coatta, fare manutenzione della solitudine è un atto di coraggio, un imperativo etico. Giuseppe Semeraro restituisce l’essenziale, incrocia parti profonde ed inesplorate del lettore costringendole a venire fuori. Tre preziose frecce al suo arco: l’arte dell’introspezione, l’abilità di ascoltare i mondi del dentro e del fuori e il dono del concreto. La solitudine incontra l’umanità, la moltitudine, ritorna al mondo bagnandosi della sua bellezza, incontra altri occhi e trabocca d’infinito.

GIUSEPPE SEMERARO Attore, regista e poeta lavora in ambito teatrale da più di vent’anni. Ha lavorato come attore con Il teatro della Valdoca, in diversi spettacoli con la regia di Danio Manfredini e preso parte allo spettacolo Frame con la regia di Alessandro Serra. Nel 2007 è tra i fondatori della compagnia Principio Attivo teatro dirigendo come regista Storia di un uomo e della sua ombra (finalista scenario e premio Eolo 2009), La bicicletta Rossa (premio Eolo 2013 ) e Opera Nazionale Combattenti (finalista in-box 2016). Nel 2015 realizza lo spettacolo Digiunando davanti al mare ispirato alla figura di Danilo Dolci. È autore di diversi libri di poesie tra cui, Cantica del Lupo, Due parole in croce, A cosa serve la poesia da cui è tratto lo spettacolo con Gianluigi Gherzi.

LEONE MARCO BARTOLO Cantautore siciliano, salentino di adozione, ed un interprete di musica popolare, nonché appassionato cultore del dialetto della sua terra, non solo chitarrista, ma poliedrico strumentista e arrangiatore, intinto di sfumature classiche e sonorità rock.

biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021
web site compagnia www.principioattivoteatro.it

c/o ARENA TEATRO GHIRELLI
Salerno, Viale Antonio Gramsci
con il supporto di Casa del Contemporaneo
27 giugno
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30

GLI OMINI
COPPA DEL SANTO
AGONISMO E MIRACOLI AL TEMPO DEL DISTANZIAMENTO SOCIALE
con Francesco Rotelli, Luca Zacchini
disegni Luca Zacchini scritture Giulia Zacchini

Nel 2011 Luca Zacchini, in un periodo di eccessiva devozione dovuta a brancolamenti nel buio, iniziò a disegnare santi su paint con lo pseudonimo di Spavaldo. I santi si moltiplicarono miracolosamente fino a diventare un mazzo di carte. E così nacque L’asta del Santo, un mercante in fiera sulle vite dei santi. Uno spettacolo che ha fatto repliche in tutta Italia provocando un folle imbarbarimento del pubblico che si ritrovava a lottare con lanci e rilanci per accaparrarsi una carta e vincere i premi in palio. Il problema dell’Asta, ad oggi, è uno solo: nessuna regola di distanziamento sociale viene rispettata, in quanto si prevede un rapporto col pubblico che sfiora il carnale. Da queste nuova triste esigenza, dopo quasi dieci anni, spunta felicemente la Coppa del Santo. ! Perchè i Santi sono duri a morire. E perchè il pubblico continui a giocare!

Saranno proprio gli spettatori, tutti insieme, a decidere quale Santo vincerà il sacro torneo, per eleggere ed invocare un unico patrono della serata. Una partita sul modello dei campionati virtuali che spopolano su giornali, radio e web. Ma dal vivo. Un tabellone. 32 santi gareggeranno tra di loro sfoderando poteri sovrannaturali. Dai sedicesimi di finale finché ne rimarrà uno solo, il pubblico ascolterà le straordinarie storie di vita dei Santi e verrà chiamato in causa per stabilire il vincitore di ogni sfida. !

In questo periodo di isolamento, Spavaldo è tornato, come in ogni epoca buia che si rispetti. Nuovi spietati Santi sono pronti a mettersi in gioco. Da San Giorgio a Padre Pio, passando per Santa Pazienza e Santa Speranza. Grandi e storici, ultravenerati o misconociuti, improbabili o impossibili Santi. Vergini contro Martiri, Eremiti contro Vescovi. Chi vincerà la Coppa del Santo?

biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021
website compagnia www.gliomini.it

c/o FONDAZIONE EBRIS
Salerno, Via Salvatore De’Renzi 50
1 luglio
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30

L’ARTE DEL SELFIE NEL MEDIOEVO
Giovanni Succi racconta il Dante che non t’aspetti.

Il frontman dei Bachi da Pietra presenta le Rime Petrose di Dante in un racconto intenso e a tratti spiazzante che conduce ad incontrare un Sommo Poeta al di là di ogni stereotipo. Un Dante calato nel proprio tempo, e non nel nostro, come spesso si tende a fare, incredibilmente alle prese con l’amore carnale in un contesto del tutto terreno.

“Nell’anno delle commemorazioni della morte, il mio personale impegno resta umilmente quello di restituire un Dante vivo. Essendo egli nato e vissuto come chiunque altro al mondo, non ha sfornato la Commedia per miracolo, da un giorno all’altro: ha fatto un percorso, in tempi talmente ostili e diversi che occorre una guida per immaginarli. Le Rime Petrose ci aiutano in questo viaggio nel tempo e rappresentano un passaggio fondamentale del percorso dantesco: la fase sperimentale.”

Giovanni Succi

Un racconto a braccio, di sola voce e chitarra acustica, colloquiale, informale, ironico e rilassato ma storicamente e letterariamente fondato; si alternano canzoni e storie intorno al tema dell’autorappresentazione. Un Dante alle prese con l’amore sensuale e carnale, come forse non lo ha mai presentato nessuno al di fuori degli studi specialistici. Un Dante vivo nella vita reale del suo tempo. La proposta si presta a diversi livelli di approfondimento: specialistico o di intrattenimento.

ATTENZIONE: per i temi e i termini danteschi lo spettacolo SI RIVOLGE AD UN PUBBLICO ADULTO
biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021
web site giovannisucci.wordpress.com

c/o TEATRO DEI BARBUTI
Salerno, Largo Santa Maria dei Barbuti
4 luglio
ingresso ore 20.00 | inizio spettacolo ore 20.30

SGOMBRO
VARIETÀ TRAGICOMICO
con Ivan Talarico, Daniele Parisi, Davide Grillo,
il Nano Egidio (Marco Ceccotti, Francesco Picciotti, Simona Oppedisano)

Sgombro nasce nell’ottobre del 2016, va in scena una volta al mese sul palco del Nuovo Cinema Palazzo di Roma e per due stagioni estive al Monk, registrando un grande successo di pubblico e numerosi sold-out. La sua formula riprende la struttura del varietà innestando nuovi linguaggi e modi, rendendolo attuale e necessario. Lontano dalla comicità stereotipata e dalle risate finte, vicino alla parte densa e drammatica del comico.

Cos’è Sgombro? Una serata di teatro comico o una comunità di attori e spettatori? Forse entrambe le cose. In una manciata di stagioni Sgombro ha radunato attorno a sé un gruppo di autori-attori tra i più interessanti della scena romana di oggi, drammaturghi e performer che lavorano sulla comicità, sull’ironia, ma interpretando i grandi temi del presente: la precarietà, il senso dell’arte e Roma, una città in perenne decadenza che continua a partorire genialità artistiche come forma di resistenza. Non è stand up comedy, ma vero e proprio teatro comico: una rivista teatrale contemporanea, che intercetta alcune delle voci più interessanti della nuova drammaturgia.

biglietto unico intero euro 12 ˑ prenotazione obbligatoria
per contatti info@erreteatro.itˑ 329 4022021

Event Details
  • Start Date
    Maggio 27, 2021 8:00 pm
  • End Date
    Luglio 4, 2021 10:00 pm
  • Status
    Expired
  • Location
  • Category
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