Nelle antiche scuderie borboniche, il nuovo percorso multimediale permanente dedicato alla storia dell città
Quanti anni ha Napoli? Più di 2500 e tante dinastie. Ce lo dice oggi chiaro e tondo un nuovo spazio espositivo inaugurato presso le Scuderie Borboniche del Palazzo Reale di Napoli: la Galleria del Tempo.
1800 metri quadrati per leggere la storia di Napoli, grazie ad una carrellata interminabile di pannelli, didascalie e proiezioni multimediali che descrivono un racconto complesso nato con i greci e mai terminato. Lo si può leggere questo racconto ma, in tutta onestà, non lo si può realmente “sentire”.
Manca forse un poco l’anima vera della città perché, infondo, mancano tanti reperti ed oggetti. È tutto troppo multimediale. Certo, ci sono dei marmi preziosi come quelli provenienti dagli scavi della nuova linea metropolitana (Piazza Borsa o Via Duomo) o delle pregevoli maioliche che provengono dalle chiese di Donnaregina Vecchia e San Giovanni a Carbonara o ancora dei magnifici angeli in legno intagliato e dorato provenienti dal complesso di Santa Maria di Monteverginella e una scultura lignea raffigurante Sant’Aniello di XIV sec.
Ma poi? Poi c’è tutta la storia di Napoli senza Napoli. È tutto un pò “freddo” tra queste lunghissime e bianche navate minimal style delle scuderie dove gli unici personaggi che incontri sono poi alcuni ologrammi di uomini illustri (Petrarca, Boccaccio, Sannazzaro ecc. ) pronti a raccontare lo splendore della città. Certo, va detto, il merito di questa galleria è probabilmente un altro e cioè quello di voler offrire finalmente ai napoletani una nuova “arma” di conoscenza ed ai tanti turisti offrire, invece, un concreto supporto per orientarsi tra i tanti percorsi di visita che offre la città. E questo è indubbiamente ammirevole così come la ferma volontà, in un futuro, attraverso un costante dialogo tra istituzioni, di creare un collegamento diretto dal porto alla galleria del tempo all’interno del Palazzo Reale, presentando in modo dignitoso ed innovativo la città.
Aldilà di quanto realizzato e quanto si realizzerà, c’è da sottolineare che la reale bellezza di questo nuovo percorso sono proprio le Scuderie Borboniche finalmente restituite alla città dopo lunghi restauri iniziati nel 2013. Risalgono alla fine del ‘700 e furono realizzate nel terrapieno del Giardino Romantico. Presentano ancora le mangiatoie in pietra di Bellona ed una pavimentazione in basoli di pietra vulcanica con pendenze e canali di scolo. Eccola l’anima vera di questa Galleria del Tempo.
Degno di nota, nello spazio espositivo tra una proiezione e un’altra, è certamente anche un Pulcinella in bronzo dell’artista Lello Esposito, simile a quello ormai famoso collocato in Via Tribunali. Siamo certi che sarà il pezzo forte della Galleria perché, seppur contemporaneo, è un oggetto reale “parlante”.
L’ inaugurazione, ad ogni modo, ha segnato sicuramente un altro punto a favore per questa città grazie anche alla presenza, con Mario Epifani, direttore del Palazzo Reale, del Sindaco Gaetano Manfredi e di Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei d’Italia. Insieme hanno parlato finalmente di progetti, di guardare al futuro, di guardare all’Europa conservando saldamente identità e storia. E tutto questo, in termini pratici, significa restituire a Napoli il posto che merita nel mondo.
Per tutto il periodo natalizio la visita alla Galleria del Tempo è compresa nel biglietto d’ingresso all’Appartamento Storico del Palazzo Reale di Napoli.