Napoli e i suoi gioielli: il Borgo Orefici

Artigianato artistico di lunga tradizione che si tramanda di generazione in generazione

Il Borgo Orefici al quartiere Pendino a Napoli affonda le sue origini nel medioevo, quando l’arte orafa napoletana iniziò a ritagliarsi un suo spazio nella zona da sempre utilizzata per le attività commerciali.

Passeggiando lungo Corso Umberto I, meglio noto come Rettifilo, è semplice inoltrarsi nell’antico borgo, costituito da una serie di stradine che si snodano intorno alla piazzetta col Crocifisso ligneo settecentesco.  Vetrine scintillanti e riflessi di luce invitano il visitatore a soffermarsi a dare un’occhiata alla stupenda mercanzia, frutto di una produzione artistica artigianale tramandata di generazione in generazione.

Il quartiere Pendino prende il nome dalle strade in discesa che conducevano dalla collina al mare, i pendini appunto. La zona è racchiusa tra il mare ed il percorso meridionale delle mura greco-romane.

Nel XIV secolo nacque la Corporazione degli Orafi che ricevette il riconoscimento ufficiale da Giovanna I d’Angiò. I primi maestri orafi vennero al seguito degli Angioini ed erano tutti francesi. Ad essi ben presto si affiancarono artigiani locali che soppiantarono gli artisti d’Oltralpe dando vita ad una scuola tutta napoletana.

Fu poi il viceré Marchese del Carpio ad assegnare nel XVII secolo l’area che ancora oggi è chiamata “degli Orefici”, definendo i confini della zona in cui si poteva esercitare il mestiere.

È opera degli orefici napoletani il tesoro di San Gennaro, ammirato e stimato in tutto il mondo, ma anche gli arredi sacri di moltissime altre chiese di Napoli.

Nel ‘900 gli orafi vivono il problema della produzione artistica che si scontra con la produzione industriale, a cui fanno fronte con le creazioni di fantasia, l’estro del tutto personale e irripetibile che rende l’opera di artigianato unica nel suo genere.

Diamanti, rubini, perle, coralli, turchesi per spille, collane, bracciali, orecchini con motivi ad intreccio, maglie e nodi creano delle opere uniche dal glorioso passato e dalla tradizione secolare.

Nel 2000 è stato costituito il Consorzio “Antico Borgo Orefici” al fine di organizzare la partecipazione di tutti gli operatori alle iniziative di riqualificazione e valorizzazione dell’area.

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