Sorge a due passi dal lungomare, timidamente nascosta ed inglobata dall’interno delle case
Su Piazza Vittoria, a due passi dal lungomare e dall’ingresso della Villa Comunale si apre, nascosta in un angolo ed oramai inglobata all’interno delle case una piccola ma deliziosa chiesa, dedicata appunto a Santa Maria della Vittoria.
Allarmato dalla crescente potenza turca, che con la sua flotta la faceva da padrona indisturbata nel Mediterraneo, Papa Pio V promosse il 25 maggio 1571 una lega con Venezia e la Spagna, cui parteciparono anche Firenze, Urbino, Genova, Lucca, Mantova ed i Cavalieri dell’Ordine di Malta. Il 7 ottobre, all’imboccatura del golfo di Lepanto, l’armata cristiana si scontrò con quella turca. Il comando della flotta era stato affidato a Don Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V. La battaglia fu aspra e cruenta, ma alla fine gli infedeli furono annientati. Nacquero così in tutto il mondo cristiano chiese e cappelle dedicate a Santa Maria della Vittoria, perché la vittoria era stata ottenuta grazie all’intercessione della Madonna. Fu poi il successore di Papa Pio V, Gregorio XIII a trasformare la ricorrenza nella festa della Madonna del Rosario, la cui memoria liturgica è la prima domenica di ottobre.
Anche la nostra chiesa nacque in memoria della battaglia di Lepanto, e fu lo stesso Don Giovanni d’Austria a fondarla nel 1571, con un annesso convento di Carmelitani. Sua figlia Giovanna nel 1628 restaurò la chiesa e la regalò ai padri Teatini. Il rovinoso terremoto del 1732 provocò molti danni alla struttura, che venne restaurata dall’architetto Ignazio Attanasio. Fu nel XIX secolo che la chiesina fu inglobata all’interno dei palazzi, perdendo la sua autonomia.
Superato un piccolo atrio si accede alla navata, dove in fondo troneggia il gruppo scultoreo della Madonna del Rosario. Sopra l’altare maggiore si apre una lunetta con un affresco con la Vergine che tiene con la sinistra la palma della vittoria e il Bambino sostiene un piccolo globo, simbolo del dominio del cristianesimo su tutta la terra. In basso ci sono Papa Pio V e Don Giovanni d’Austria in preghiera. L’opera è stata commissionata dalla figlia Giovanna nel 1628 ed è attribuibile a Belisario Corenzio.
Altre opere degne di nota sono il monumentale altare del transetto sinistro, in marmo policromi che ospita al centro l’Incoronazione della Madonna tra Santi di Angelo Mozzillo e la statua secentesca lignea della Madonna della Vittoria.
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