La guida turistica disegna l’amore e la nostalgia per il suo lavoro e la sua splendida terra
Nell’era della comunicazione, scorrono davanti ai nostri occhi, ogni giorno, in un minuto secondo, centinaia di foto stereotipate, composit e meme. Pare quasi di vedere sempre la stessa “solfa”. Esistono per fortuna, anche immagini spontanee e poetiche che nascono da un acquerello bagnato nel cuore. Sono immagini vintage fatte di pennelli e colori.
I disegni colorati che vedo comparire sempre più spesso sui vari social sono di Roberta Paparo, guida turistica della Regione Campania, donna solare, dai lunghi capelli biondi come il tufo giallo della sua città, creativa, amante dell’arte e attrice di teatro dall’età di 15 anni.
Da tempo i suoi disegni semplici, colorati e “familiari” piacciono e sono condivisi, eppure non hanno una tecnica precisa, Roberta disegna con il cuore. È l’unico filtro che usa. I suoi acquerelli fanno pensare alle vecchie cartoline di una volta, messaggi spediti dal mondo con un semplice francobollo. Dediche scritte che viaggiavano con lentezza: un mondo fatto di pause, sogni e parole. Queste parole la bella guida non le scrive, semplicemente le disegna, e, senza pretese, condivide messaggi d’amore che nascono dal profondo legame con la sua terra.
Oggi più che mai, questo amore, ha bisogno di essere esternato perché “l’amato” è lontano. “Disegno la Campania ed i suoi luoghi – ci spiega Roberta – perché è la mia terra, le appartengo e mi manca. Da guida turistica ho studiato e studio continuamente il territorio, vivo ogni suo aspetto, ne colgo le sfumature, proprio come faccio con gli acquerelli. Anche io, come tanti, sono perdutamente innamorata della mia terra, di Napoli in primis. Citando il grande Eduardo questa citta è davvero “un museo a cielo aperto”, guardo tutto con curiosità e, grazie anche al mio lavoro di guida, studio, imparo e camminare coscientemente ti fa assaporare meglio ogni cosa. Ogni vicolo, strada o luogo è per me una boccata d’aria. Non mi stanco mai di lei, nonostante i tanti difetti e le ataviche problematiche“.
Il turismo continua ad essere uno dei settori più colpiti da questa pandemia, ha avuto una terribile battuta d’arresto, un profondo buco nero che ha fagocitato l’intera filiera. Ma questo vuoto Roberta è riuscita in qualche modo a colmarlo proprio con il disegno al quale si dedica principalmente la sera. “È per me quasi una tecnica di rilassamento – continua – non ho studiato all’Accademia di Belle Arti e non ho pretese, prendo colori e pennelli e torno in quei luoghi a noi tanto cari. Dei tanti luoghi riprodotti nei miei acquerelli non ce ne è uno del cuore, lo sono tutti per me, perché sono i luoghi dove ho lasciato ogni volta un pezzettino di me quando lavoravo come guida“.
Una “corrispondenza di amorosi sensi” dunque, che si estende a chi quegli acquerelli li osserva: c’è il golfo, ci sono le isole, poi i chiostri, le chiese, le sacrestie segrete, i palazzi e i castelli. E così forme e colori diventano piccole finestre che fanno entrare luce nell’anima, in fondo questo è o non è ‘o paese d’ o sole!? In questi “acquerelli – finestra” la città appare sempre colorata e felice, priva di persone e rumori, dominano solo architetture e paesaggi, riempita di ricordi e nostalgia. È una città sospesa nel tempo, in silenziosa attesa, pronta a ricominciare da dove l’avevamo lasciata. Di tanto in tanto in questi delicati disegni si distinguono solo due giovani minuti e lontani. Sono uniti, abbracciati. È il concetto dell’amore vero che torna, resiste e perdona. Amore che non si dimentica nonostante la lontananza.
Se è vero che i colori sono uno stato d’animo, questi acquerelli hanno la dolcezza di una poesia, sono emozioni sfumate nei ricordi, silenziosi e solitari, chiusi, pure loro, come noi. Loro in una cartellina, noi tra le pareti di casa.
Roberta, con la sua creatività “spedisce” a noi le sue cartoline. Dietro ognuna potrebbe esserci idealmente scritto “Con amore da Napoli…torno presto!”