Roberta Paparo: “Le immagini di una Napoli vuota, fanno male al cuore”

“Noi Guide Turistiche abbiamo la responsabilità di educare al bello, abbattendo ogni tipo di pregiudizio”

“La bellezza del nostro lavoro risiede nell’incontrare ogni giorno persone nuove, nel lavorare spesso in team con colleghi diversi, cambiando ogni giorno la “sede”, dai parchi archeologici ai musei, dalle stradine del centro storico al lungomare, dalla costiera alle isole” – Roberta Paparo è nata in un paesino in provincia di Napoli ai Piedi del Monte Somma ed è lì che oggi trascorre le sue giornate di quarantena.

Da circa nove anni è una Guida Turistica, specializzata in Conservazione e Restauro dei beni culturali, si definisce “perdutamente innamorata” di Napoli, complici di tal sentimento, gli studi ed in particolare i corsi monografici sulla storia della città e del suo territorio.

“Il nostro è un lavoro coinvolgente e appassionante, che comporta tanti sacrifici e tanto studio pregresso – continua – per noi Guide Turistiche, abituate a trascorrere gran parte del nostro tempo all’aria aperta, correndo da un posto all’altro della città o della Campania, è difficile restare in casa, soprattutto in un periodo in cui la nuova stagione turistica stava per cominciare di nuovo tra gite scolastiche, navi da crociera e turismo straniero”.

Roberta non si lascia scoraggiare e trascorre le sue giornate serenamente, recuperando libri accantonati e dedicando del tempo ad un’altra sua grande passione, quella per il teatro. Certo la nostalgia tocca anche lei: “Mi manca in questo periodo passeggiare tra le strade affollate del centro e il mare di Napoli, le tante immagini di una città vuota e silenziosa fanno male al cuore perché tutto questo è contro la sua natura”.

Si spera che tutto finisca presto e che la gente abbia ancora voglia di viaggiare ed esplorare nuovi territori: “Ora la nostra attenzione sarà rivolta ad un pubblico italiano e inizialmente forse, per evitare assembramenti, saranno consentiti piccoli gruppi nei luoghi chiusi. I tour da pensare saranno soprattutto rivolti alle famiglie, per delle belle passeggiate all’aperto”.

L’obiettivo resta sempre il medesimo: “Noi guide abbiamo la responsabilità di trasmettere bellezza, di far appassionare, di educare al bello, in modo accattivante e simpatico, facendo in modo che le persone superino i loro pregiudizi nei confronti di un territorio, specie quello partenopeo, che combatte ancora contro tutto questo” – conclude Roberta.

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