Cinque spettacoli in programma a Salerno
Cinque spettacoli per cinque modi di dire e fare teatro di tradizione. L’edizione 2022/2023 della rassegna teatrale “Te voglio bene assaje” in programma al Teatro delle Arti a Salerno punta sui titoli che hanno fatto la storia di un modo di interpretare che non ha mai perso il suo appeal. La direzione artistica è di Serena Stella.
S’inizia venerdì 11 novembre 2022, alle ore 21, con “Il sindaco del rione Sanità” tra le opere più amare della produzione drammaturgica di Eduardo De Filippo. La stagione continua il 9 dicembre con “Voce ‘e Notte” di Guido Cataldo su Edoardo Nicolardi, il geniale poeta napoletano del ‘900 ; il 20 gennaio, con “Pescatori” di Raffaele Viviani; il 24 febbraio con “È tornato papà” e la compagnia di Ugo Piastrella ed il 24 marzo con l’inedito “Il tesoro di don Gaetano”.
E per finire dal 28 al 30 aprile 2023 alla Sala Le Muse a Baronissi in anteprima nazionale “La vita è un attico”. Infoline 3273690298.
Intanto venerdì sera c’è il debutto nel debutto. Perché oltre ad esserci lo spettacolo di apertura della nuova programmazione, Gaetano Stella per la prima volta veste i panni di Don Antonio Barracano e della commedia in tre atti di Eduardo ne firma anche la regia. Il cast è composto da Raffaele Milite, Daniele Nocerino, Tina Aliberti, Marco Bartiromo, Emanuele Buoniconti, Gioia Consiglio, Giorgio Finamore, Davide Fiorentini, Eleonora Moscatiello, Luca Landi, Pietro Paolo Parisi, Sara Pizzo, Mario Procida e Manuel Stabile. E la partecipazione straordinaria di Lucio Bastolla. Le scene sono realizzate dalla Bottega San Lazzaro – Salvatore Acconciagioco.
“Ma lo volete capire, o no, che la vita va rispettata” questa frase pronunciata da Gaetano Stella diventa una sorta di preludio al controverso personaggio di Antonio Barracano, con il suo vissuto borderline. “Non ha la vita limpida di un uomo che vive il sociale nel rispetto delle cose ma non ha neanche la vita torbida di un malavitoso volgare che vede come unica soluzione ai problemi quella dell’assassinio”. Lo stesso Eduardo, in una trasmissione del 1979, rispose alle critiche dicendo che Don Antonio Barracano “non è un “padrino” ma un uomo che ha vissuto sulla propria pelle l’ingiustizia e che, per amore della giustizia e sfiducia negli uomini, se la fa da sé con i mezzi a propria disposizione”. Gaetano Stella poi aggiunge: “Io amo la legalità fino allo stremo, pronunciando però le parole del sindaco devo confessarvi che mi emoziono. Sicuramente non riesco a giustificare un uomo che vive con un coltello in tasca. Lavorando sul personaggio mi è venuto in mente un film meraviglioso, “Era mio padre”, con Tom Hanks e Paul Newman: Antonio non è mio padre ma da qualche mese un po’ mi appartiene, un po’ fa parte di me”.