
Simbolo della cittadina, cuore della costiera amata dai turisti di tutto il mondo
La meravigliosa Amalfi, cuore della costiera che da lei trae il nome, nella provincia di Salerno, è una delle città più note ed amate dai turisti di tutto il mondo. Il simbolo della cittadina, il Duomo, si erge maestoso e scintillante, al centro della Piazza Duomo, dove ci si può fermare ad ammirare le bellezze della chiesa in stile arabo-normanno.
Precede il duomo una scalinata monumentale, costituita da 62 scalini, che conduce ad un atrio porticato da cui è l’accesso. Nella piazza Duomo da vedere è anche la fontana settecentesca con la statua del patrono S. Andrea, a cui è dedicato il Duomo.
La facciata e l’atrio sono stati ricostruiti nel 1889-91 dopo il crollo delle strutture più antiche, mentre la presenza del campanile, con bifore a due colori di stile arabo, era già documentata nel 1180 e fu ultimata nel 1276 con la cella campanaria.
L’atrio, da cui si accede non solo al duomo ma anche all’antico cimitero, il famoso chiostro del Paradiso. Venne costruito nel 1266-68 come cimitero per i cittadini più illustri. Per far spazio al cimitero si demolì parte della navata sinistra della chiesa del Crocifisso. È circondato da un peristilio di archi acuti intrecciati retti da colonne binate. Vi comparivano sei cappelle affrescate tra la fine del XIII secolo e gli inizi del XIV, appartenenti a nobili famiglie amalfitane e ne ospitavano i sarcofagi, di cui oggi ne restano cinque.collega due basiliche che in origine erano a tre navate.
Il Chiostro è collegato alla cappella del Crocifisso, che corrisponde al Duomo vecchio eretto dal duca Mansone I. Intitolata in antico all’Assunta, poi ai ss. Cosma e Damiano, trae la sua denominazione dal crocifisso ligneo un tempo collocato sull’altare maggiore. Di rilievo sono le colonne, i capitelli, i bassorilievi, le iscrizioni e gli affreschi che costituivano l’arredo dell’antica basilica.
All’interno della Cappella del Crocifisso interno è ubicato il Museo diocesano che conserva argenti gotici e barocchi, marmi romani e medievali.
Dal Duomo vecchio si accede anche alla cripta che fu ridecorata nei primi anni del XVII secolo, contemporaneamente a quella del Duomo di Salerno. Gli affreschi sono di Vincenzo De Pino, l’altare di Domenico Fontana.

La seconda basilica più ampia e con transetto risale invece all’arcivescovo Matteo Capuano (1202-15) e al fratello, e coincide con il momento della deposizione delle spoglie di Sant’Andrea nel 1208.
La veste barocca attuale del Duomo, con soffitto a cassettoni in oro, statue in bronzo e in marmo, dipinti e vetrate, si deve al restauro del 1703, che ha nascosto le strutture medievali.
Non dimentichiamoci di soffermarci ad osservare anche la porta bronzea fu fusa a Costantinopoli e donata nel 1605 da un mercante amalfitano. È costituita da 24 pannelli con le figure di Cristo, della Madonna e due apostoli.
Il duomo di Amalfi è aperto al culto tutti i giorni dalle 7:30 alle 10:00 e dalle 17:00 alle 19:30. Dalle 10:00 alle 17:00, è possibile visitarla entrando dal Chiostro del Paradiso, biglietto di ingresso 3 euro.