Dopo lo sfratto per morosità della biblioteca, giunge lo sfratto anche per l’archivio e gli uffici dell’Istituto di Studi Filosofici di Napoli, in via Monte di Dio, 15. Carte, documenti ed epistolari sono stati prontamente inscatolati. A rischio anche il lavoro di cinque impiegati che oltre alla sede potrebbero rischiare il posto.
L’Istituto è nato nel 1975 per volere di Enrico Cerulli, Elena Croce, Pietro Piovani, Giovanni Pugliese Carratelli e Gerardo Marotta, attuale presidente, proprio sulla base della raccolta libraria, costituita da oltre centomila volumi raccolti in un trentennio di ricerche in tutta Europa. L’Istituto, nato per affiancarsi all’Istituto crociano di Studi Storici, ebbe da subito una notevole attività didattica e scientifica, dando negli anni un contributo per l’avvicinamento della cultura filosofico-umanistica a quella scientifica, con seminari di fisica, biologia, a cui hanno contribuito vari premi Nobel, tra cui Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia e altri.
Già la biblioteca dell’Istituto sfrattata per morosità da anni, ha trovato accoglienza in una decina di depositi sparpagliati tra Napoli e provincia, in attesa di essere trasferita nella sede istituzionale a Santa Maria degli Angeli. Ma ora, con lo sfratto degli uffici, si rischia la continuazione delle attività dell’Istituto e delle lezioni per il prossimo anno. Si annunciano ristrettezze per il prossimo calendario di lezioni che dovranno essere low cost, niente convegni internazionali tantomeno seminari di grande respiro.
A giorni saranno esecutivi gli sfratti di altri tre depositi di libri tra via del Calascione e via Monte di Dio, circa 1500 casse per 75 mila volumi totali, che dovrebbero trovare ospitalità presso il piano terra dell’ex ospedale psichiatrico del Leonardo Bianchi, in cui già si trovano altri 40mila volumi sfrattati. Ma esiste un altro problema per questa struttura di emergenza, manca ormai lo spazio. Rimane libero solo l’ultimo piano ma che presenta problemi di staticità e umidità, per cui sono indispensabili dei passaggi burocratici per ottenere i regolari permessi.
L’Assessore alla Cultura Nino Daniele ha intenzione di valutare la possibilità di riporre i libri negli spazi della Caserma Nino Bixio, attigua all’Istituto, con un progetto già esistente da oltre due anni poi tralasciato in vista del trasloco nella sede definitiva di Santa Maria degli Angeli, individuata come sede più di tredici anni fa ma ancora non utilizzata. Una speranza è che a breve partirà la prima gara pubblica per i lavori. Ma intanto entro settembre saranno esecutivi degli altri sfratti.
La situazione non sembra delle migliori per l’Istituto, per cui si auspica presto di poter tornare ad operare attivamente per il mondo della cultura.