Presentata la stagione teatrale 2018/2019 di Avanposto Numero Zero – il primo Teatro Costitutivo di Napoli fondato e diretto da Egidio Carbone Lucifero – con un cartellone all’insegna della nuova drammaturgia contemporanea italiana e della femminilità con la rassegna “Femminile Periodico”, che ospita alcune delle più autorevoli voci femminili del panorama teatrale e cinematografico nazionale.
Uniche voci maschili in questa proposta “rosa” saranno quelle di Enzo Moscato ed Egidio Carbone Lucifero, che inaugurerà la stagione sabato 1 dicembre con “Spiritilli“, uno dei suoi testi d’esordio, e che a tornerà in scena a marzo con un suo inedito.
Vincenza Modica dividerà il suo “Mise An Ambine” in due parti: “Degli istanti solitari”, dedicata al Silenzio, in scena il 22 e 23 dicembre, e “Nel fitto brusio dell’orecchio”, dedicata alla Parola, il 12 e 13 aprile 2019. La Modica, inoltre, si esibirà con Anita Mosca, il 15 e 26 gennaio, alle ore 21.00, e il 27 gennaio, alle ore 20.00, in “Sposità“, un’indagine sulla famiglia scritta a quattro mani.
Dal 14 al 16 dicembre, l’omaggio a Nino Rota di Lalla Esposito.
L’anno si chiude con Roberta Misticone e Marilia Testa che, il 28 e 29 dicembre, portano in scena “Il grande fallo 2.0”.
Gennaio vede grandi attrici cimentarsi con grandi autori: Cristina Donadio in “Arena Olimpia”, dall’11 al 13, e Iaia Forte, domenica 20, ne “L’Isola di Arturo”.
Il 18 e 19 gennaio, Raffaella Ambrosino riporta in scena con “Nannarella”, un spettacolo dedicato all’intensa attrice romana.
Un febbraio a tinte forti con Adele Pandolfi, in scena dall’1 al 3 con “La quinta ora” di Anna Mazza, che vede come protagoniste un’insegnate di lettere e la sua lucida follia.
Sabato 16 e domenica 17, Tina Femiano con “Il Tempo che fu di Scioscia”.
Il mese di marzo propone un confronto serrato e multidimensionale dentro-fuori con “Individual”, lo studio di un cammino interiore alla scoperta di sé con Cecilia Muti. in programma dall’1 al 3.
Antonella Morea, giovedì 7 e venerdì 8, recita e canta i brani più significativi della sua vita artistica, segnata dall’incontro con De Simone, Ruccello, Pazzaglia e Santanelli, in “Donne…in Canto“.
Il 9 e il 10 ritorna sulla scena Tina Femiano, assieme a Sabrina D’Aguanno e Sonia Di Gennaro con lo spettacolo “Ho’ios eì donna”.
Dal 29 al 30, “Pregiudizi convergenti“, un testo di Domenico Ciruzzi con la performance di Antonella Stefanucci nei panni di una donna costretta al rito del colloquio in carcere con il proprio uomo detenuto, finendo intrappolata nella rete fatta di riti e ritmi tipici, della restrizione carceraria.
I dubbi e le riflessione di una donna kamikaze, ferma al centro di un’anonima piazza europea, sono il fulcro di “Nessuno può fermare la caduta di queste lacrime“, in scena il 6 aprile con Veronica Ragusa per la regia di Lucio Colli.
Il 27 e 28, Amelia Longobardi si esibisce in “Mal-d’-Amlè”.
Egle Mazzamuto offre un tributo a Franco Scaldati con “Libro Notturno” in programma l’11 maggio.
La chiusura della stagione è affidata a Patrizia Spinosi che, il 25 e il 26, interpreta “La Bella Adriana”, sorella del grande affabulatore Giambattista Basile, con la regia di Mario Brancaccio.
Alla stagione “Femminile Periodico” si affiancano, inoltre, alcuni spettacoli extra: “Toto Crooner” di Carmine Borrino, lo spettacolo, in programma il 5 gennaio, che racconta il Principe della Risata più come uomo, che come artista.
Il 9 e 10 febbraio, Emilio Massa e Nicola Vorelli presentano lo spettacolo “Giù Bocs”.
Mario Brancaccio, propone due confronti con la grande letteratura: il primo, dal 23 al 24 febbraio, fra Čechov e Pirandello nell’opera “È pericoloso sporgersi“, con Lello Giulivo e Simona Esposito; il secondo, dal 17 al 19 maggio, con Mark Twain ne “Il Diario di Adamo ed Eva”.
La Resistenza sarà la protagonista di “Lontano nella neve. Storie di amore e resistenza” di Marco Luciano, con Marco Intraia, Alessandra Macrì e Veronica Ragusa, in scena il 19 e 20 aprile. Lo spettacolo è stato premiato nel 2016 al concorso Accendi la Resistenza. Storie di donne e di uomini in guerra, una collaborazione ANPI e ARCI Torino, Teatro Nucleo di Ferrara, Mibact e Regione Emilia-Romagna.
Conclude questa parte del cartellone, il 4 e 5 maggio, “Minotauro di Dürrenmatt“, una produzione Liberi Teatri di Palermo con Dario Ferrari, coregista insieme a Nina Lombardino.
La stagione di Avanposto Numero Zero offre anche una sezione di musica in acustico, una programmazione aperta che vede ai nastri di partenza Maurizio Capone con “La Quaternità del caos” il 29 novembre; Marcello Coleman live il 17 gennaio; Gianni Lamagna il 15 febbraio con il concerto “Del penar d’amore nelle canzoni di Napoli”; Mbarka Ben Taleb il 18 marzo.
«Quando ho fondato l’Avanposto Numero Zero – ha dichiarato Egidio Carbone Lucifero – avevo l’idea di creare un’offerta che andasse verso la sperimentazione, e la programmazione di quest’anno aderisce in pieno a questa missione compresa la rassegna “Femminile Periodico”».
In merito alla nascita della scuola Bottega C ha poi aggiunto: «La Bottega C è la prima scuola interna dell’Avanposto Numero Zero, evoluzione naturale di anni di studio, che continuano, in un luogo nel quale si sperimentano, mettendoli in scena, l’Essere, la Coscienza e il Vissuto. Una vera e propria antica bottega, perché la sperimentazione non è mai disgiunta dalla tradizione, un luogo di confronto e formazione all’insegna dell’Attore Costitutivo, il pensiero che da vent’anni è la strada maestra, sulla quale ho avuto la fortuna di incontrare tanti compagni di viaggio».