Animus et Anima. Il progetto espositivo curato da Gina Affinito

C. G. Jung, psicoanalista ed antropologo, afferma che: “Ogni uomo ha in sé una donna e che ogni donna ha in sé un uomo.” 

Così come ogni sentimento contiene il suo opposto, l’odio convive con l’amore, la sottomissione con la prevaricazione, il conscio con l’inconscio, la dualità vale anche in ordine ai due generi biologici, il maschile ed il femminile.

Si definisce perciò ANIMA quell’energia femminile presente nella psiche dell’uomo ed ANIMUS quell’energia maschile presente nella psiche della donna.

Animus e Anima sono i due archetipi che ci danno forse meglio di altri una visione di quanto l’essere possa essere duale.

Presenti nell’immaginario collettivo da sempre e metaforizzati nei sogni e nell’arte, l’Anima porta alla coscienza il principio di EROS, o amore, cioè stimola l’unione, l’Animus porta alla coscienza il principio del LOGOS, o ragione, cioè accentua la distinzione.

L’Anima significa legame, unione, protezione, affettività, cura, mantenimento, mentre l’Animus, specularmente, significa riflessività, controllo, analisi, ponderazione, razionalità, calcolo, decisione, programmazione, distinzione.

Solo la perfetta integrazione di entrambe queste due forze, maschile e femminile, abbracciando e mantenendo le due energie, porterà l’individuo all’armonizzazione del proprio essere, così come una candela è l’insieme di luce e ombra.

Dopo la prima esposizione presso i Sassi di Matera nel 2017, il progetto ‘Animus et Anima’, curato da Gina Affinito, approda presso il Complesso San Severo al Pendino in Via Duomo, nel centro storico di Napoli.

L’esposizione avrà la durata di dieci giorni, nel periodo dal 23 febbraio al 6 marzo 2019, con inaugurazione sabato 23 febbraio ore 17.00.

La rassegna rientra nel programma espositivo dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e gode del Patrocinio Morale del Comune di Napoli, Regione Basilicata, del Comune di Matera e della Fondazione Matera 2019.

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