Dal colore ambrato e dai sapori delicati, rigenera corpo e anima dopo i cenoni di fine anno
Dopo aver trascorso la notte magica ad incantarsi con i fuochi, il generale inverno fa capolino. E con esso il desiderio di trascorrere un pomeriggio al caldo a sorseggiare una bella tisana, casomai davanti al camino.
La pozione viene preparata con un ingrediente, che mi riporta indietro nel tempo, a quando si era bambini, e alle visite in campagna dagli zii. E dopo aver corso in tondo nel cortile, per acquietarci, a mo’ di caramelle ci veniva data, la carruba, conosciuta in dialetto come la “sciuscella”. Il suo sapore è simile a quello della cioccolata. La forma è allungata e piatta. Il suo colore, verde chiaro al momento dell’inflorescenza, diventa marrone scuro, dopo essere essiccata. Pianta del mediterraneo. Il diametro ampio della chioma fa si che, nelle giornate assolate del sud vi si trovi refrigerio.
I frutti di carrubo contengono vitamina del gruppo B, e B12, vitamina C, vitamina E, K,J, folato alimentare. Tornati a casa la usavamo per preparare la bevanda. Usata anche per la cura delle alte vie respiratorie.
Infuso
1 litro d’acqua
2 arance
6 carrube
5 fichi secchi
2 foglie di alloro
Cannella
Chiodi di garofano o anice stellato
Zucchero grezzo o miele
Procedimento: mettete a bollire sul fuoco o se avete un camino, il litro d’acqua con pezzi di carrube, pezzi i fichi secchi e due metà di arance, spremute grossolanamente e versatele con tutta la buccia nell’acqua. Poi aggiungete le foglie di alloro, la cannella, e l’anice stellato o i chiodi di garofano. Fate bollire: più bolle, più viene denso. Appena assunto un colore ambrato spegnere e versare nelle tazze con l’aiuto di un colino, in modo da filtrare il tutto. La tisana per via delle carrube e dei fichi sarà già bello dolce, perciò potrete zuccheralo davvero poco o niente.
Nota bene: alle amiche che leggono il carato, l’unità di misura dei diamanti e dell’oro, altro non è il seme di carruba, che ha sempre e invariabilmente lo stesso peso ovvero 0,2 grammi.
a cura di Sabrina Russo