Storie d’amore, intrighi e passioni, le raccontiamo per San Valentino
Storie d’amore reali o fittizie, intrighi, passioni travolgenti e molto spesso finali tragici, la regione Campania offre tanti spunti d’ispirazione e romanticismo per chi guarda alla festa degli innamorati con un pizzico di curiosità e voglia di fantasticare. Nomi lontani, perduti, personaggi maledetti e star del cinema, tante sono le coppie di cui si racconta in Campania e di cui intendiamo scoprire qualcosa in più.
Alcune di queste storie sono avvolte nel mistero e si legano addirittura alla presenza di un fantasma. E ovviamente non può mancare un castello e una dama.
Il castello in questione è quello di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, mentre la dama è colei che si invaghì di uno dei soldati che militavano tra gli assalitori del maniero durante il regno di Ferrante I d’Aragona. Correva l’anno 1459 e la dama, convinta dall’amore truffaldino, aprì le porte del castello al suo amante e all’esercito nemico che riuscì ad espugnarlo. Nulla restò alla sfortunata dama, amata solo per interesse. Non le restò altro che avvelenarsi nella stanza da letto, dove, si racconta, si possa ancora incontrare qualche volta.
Altra storia tragica è quella che visse il principe di Venosa, Carlo Gesualdo, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi che contese con Monteverde il titolo di più importante musicista di Cinque- Seicento ma che fu, purtroppo, molto sfortunato in amore. Sua moglie Maria d’Avalos si innamorò perdurtamente del duca d’Andria e conte di Ruvo Fabrizio Carafa. La loro storia d’amore proseguì fino a quando Gesualdo li colse in fragrante nella camera da letto di Maria. Il principe ed alcuni sgherri li uccisero una notte di ottobre del 1590 a Napoli.
Amore e morte è il tema delle storie che coinvolgono un suggestivo palazzo napoletano di Posillipo e che prende il nome proprio da colei che anima questi racconti, Donna Anna. Secondo la leggenda riportata da Matilde Serao, la dama gelosa di sua nipote Mercedes de las Torres, oggetto di interesse da parte di Gaetano di Casapesenna, ex amante di Donna Anna, la fece sparire nel nulla e ancora oggi non si sa che fine abbia fatto. C’è chi giura di averla rivista insieme a Gaetano nel palazzo, tormentati dalla gelosia di Donna Anna.
Una storia meno tragica, ma in cui il tradimento non manca è anche quello tra Giovanni Boccaccio e la sua Fiammetta, il cui incontro avvenne nella chiesa di San Lorenzo Maggiore a Napoli. “Colei che sola sarebbe stata donna della sua mente” fu forse figlia del Re Roberto d’Angiò e quando incontrò Boccaccio, con cui ebbe una relazione di almeno due anni, era già sposata.
Anni diversi, storie e situazioni diverse, ma sempre dominate dalla passione sono quelle che videro come protagonista la bella Luisa Sanfelice. Sposa a 17 anni di suo cugino Andrea Sanfelice di cui era pazzamente innamorata, i due vissero una storia d’amore irrequieta e travolgente tanto che la madre di lei chiese al re Ferdinando IV di separarli prima che riuscissero a scialacquare completamente il loro patrimonio in vizi e acquisti sconsiderati. Vennero così separati, mentre lei era in attesa di un bambino. Intanto scoppia la rivoluzione, Napoli è attraversata da venti di cambiamento e rivolte, il Monitore Napoletano, sferzante, racconta gli attimi della Repubblica del 1799 e altri personaggi si innamorarono della bellissima, passionale e, forse, ingenua, Luisa. Il giovane repubblicano Ferdinando Ferri sarà suo amante e a lui donerà il lasciapassare che aveva ricevuto da uno dei comgiurati, a sua volta avvinto d’amore per lei. Ma Luisa noncurante lo consegna al suo amore Ferdinando, dandogli così la possibilità di salvarsi nel caso del fallimento della cospirazione e perdendo ogni speranza per lei stessa. Luisa finisce travolta dalla congiura e verrà decapitata, nonostante in grembo avesse il frutto del suo primo amore.
Di lei ne parlerà poi Dumas in alcune delle pagine più belle della letteratura mondiale, così come alla letteratura si richiama anche un’ipotesi di ricerca secondo cui William Shakespeare avrebbe tratto spunto dall’opera di Masuccio Salernitano per i suoi Romeo e Giulietta. Nella trentatreesima novella del “Novellino”, Masuccio raccontò la storia avventurosa e tragica dell’amore di Mariotto e Ganozza, ambientata tra Siena e Alessandria a cui la tragedia si ispirerebbe.
Ma veniamo a tempi più recenti e storie d’amore più vicine. Come non pensare a Roberto Rossellini e Anna Magnani che, impegnati sul set del secondo episodio del film ‘L’amore’, vivevano la loro storia nel bellissimo borgo della costiera amalfitana, Furore, dove esiste anche una romanticissima Passeggiata degli Innamorati.
Erano gli anni ’40, Rossellini a la Magnani si erano conosciuti ed innamorati durante il film ‘Roma, città aperta’ e nel 1948 decisero di intraprendere insieme una nuova esperienza, creando il progetto del film ‘L’amore’, quasi a sugellare la loro esperienza di vita. Finché non comparve sulla scena Ingrid Bergman e quella, poi, è un’altra storia.
Le siole del nostro arcipelago sono l’emblema dell’amore universale, come non pensare a Capri, l’isola azzurra scenario di love story Cantata da poeti, ritratta da artisti, l’isola azzurra è una continua riscoperta, negli anni ha saputo rivalutarsi conservando però quell’amarcord che rende questo paesaggio immortale e sempre attuale.
Quante persone vedendo il Postino, ultimo film del rimpianto Massimo Troisi, si sono chieste su quali lidi lontani o isole mediterranee sia stato girato; in realtà basta fare pochi km per respirare l’atmosfera romantico-nostalgica di questo grande film. Molte riprese del Postino sono state realizzate sull’isola di Procida, la più piccola delle tre isole del golfo di Napoli.
Sicuri che la storia d’amore più bella sia ancora tutta da raccontare, terminiamo questa rubrica con una frase che calza a pennello dedicata dal santo, di cui si festeggia la ricorrenza, alla sua amata prima di morire: “dal vostro Valentino”.