I borghi del Matese

Viaggio all’interno del Matese tra storia e natura

Un itinerario tra i borghi del matese alle pendici dell’omonimo Parco Regionale, attraversando l’area che, per la fertilità dei suoi terreni, ha regalato alla regione il nome di Campania Felix.

Si tratta di un itinerario di circa 40 km da percorrere in auto, concedendosi alcune soste per passeggiare nei borghi, o per seguire per alcuni tratti i sentieri naturalistici, magari con bici al seguito. Ma l’itinerario può essere percorso anche in moto, per apprezzarne a pieno i panorami e le curve della strada che sale verso il Massiccio del Matese.

L’itinerario parte da Pietramelara, che si raggiunge comodamente percorrendo l’autostrada A1 fino all’uscita di Caianello. Quello che si incontra lungo il percorso è un rilassante paesaggio agreste costellato da boschi, l’ideale da attraversare in bicicletta o per concedersi lunghe passeggiate lungo le pendici del Monte Maggiore o attraverso il Bosco di Monticello, in quella che è stata la riserva di caccia dei baroni Sanniti, anticamente recintata con mura di pietra calcarea alte 2 metri, rimaste per lunghi tratti ancora integre.

Sulle falde del Monte Maggiore, in località Castellone, si estende anche un vasto complesso sotterraneo di gallerie in muratura dotato di cisterne, denominato “Grotte di Seiano“. Si tratta di corridoi sotterranei con mura megalittiche, davvero suggestivo e liberamente visitabile.

Da Pietramelara si prosegue per Vairano Patenora, sulle pendici del Monte Catreola, dove gli amanti dei borghi antichi potranno girovagare tra i vicoli dimenticati di Vairano, borgo circondato da mura costellate di torri e dominato dal Castello Aragonese, e Marzanello Vecchio, ormai un vero e proprio borgo fantasma. Per chi preferisce passeggiare nella natura, invece, le vie di collegamento tra i due borghi sono rappresentate da sentieri suggestivi che si inoltrano sulle pendici del Monte Catreola.

La tappa successiva è Pietravairano ed il collegamento tra i due borghi è una strada provinciale lungo la quale è possibile visitare il convento, la Cappella del Santuario della Madonna del Calvario, antico luogo di culto di Pietravairano. Sulla cima di Monte Forte, poi, sono visibili i resti di una torre medievale e un muro di cinta che scende verso il basso, fino ad incrociare i resti di un muro megalitico.

Proseguiamo verso Pratella la cui caratteristica principale, oltre al piacevole borghetto medievale, è rappresentato dalle fonti d’acqua ricca di minerali che sgorgano nella Valle del Lete, che da il nome anche ad una famosa acqua minerale imbottigliata proprio nel territorio di Pratella.

Proseguendo verso Prata Sannita, ultima tappa del nostro itinerario, continuiamo a salire e ci immergiamo nel Parco Regionale del Matese, oasi naturale sulle pendici dell’omonimo massiccio. Qui merita una visita il borgo medievale caratterizzato dalla presenza di case torri e che si arrocca intorno al castello medievale da cui si domina la Valle del Lete. Davvero imperdibile il castello. Fuori dal borgo, prima di tornare verso Caianello, concediamoci un’ultima deviazione per ammirare un vero gioiello nascosto: il ponte a schiena d’asino d’origine romana, conservato praticamente intatto, che permetteva di attraversare il Lete collegando Prata Sannita ai borghi vicini.

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