Pompei: l’area del foro sino alla Villa dei Misteri
di Maria Cristina Napolitano
A pochi passi dalla stazione della Circumvesuviana e dall’uscita dell’autostrada è situato uno degli ingressi agli scavi di Pompei, Porta Marina, in cui è possibile trovare una serie di servizi per il visitatore: biglietteria, noleggio audioguide, servizio guide turistiche, infopoint, deposito bagagli, bookshop.
Si consiglia di non dimenticare la piccola guida e la pianta consegnata gratuitamente all’ingresso a sinistra presso l’Infopoint, disponibile in diverse lingue. All’interno sarà più facile muoversi muniti di piantina alla mano.
Iniziamo il percorso di visita percorrendo una strada lastricata leggermente in salita. Vedremo immediatamente un tratto di mura e la porta, databile ai primi anni della colonia romana. Varcato l’ingresso in cui sono ancora visibili le soglie per i battenti lignei, si oltrepassa una galleria voltata. Superato questo breve tratto ecco ad aspettarci le meravigliose vestigia della Città sepolta.
Si inizia dall’insula VII, regio VII, ovvero una delle zone in cui è suddivisa la città (quartieri ed isolati). Sulla sinistra un piccolo thermopolium e due delle domus da poco restaurate e riaperte al pubblico (per gli orari di apertura vedi info): la Domus di Romolo e Remo, al civico 10 e la Domus di Trittolemo al civico 5. Lasciate le domus poco più avanti sull’altro lato della strada entriamo nel Tempio di Venere (80 a.C.) da cui un tempo si godeva della vista del mare e del fiume Sarno, e poi nella Basilica: edificio adibito all’amministrazione della giustizia e alle contrattazioni economiche, fu costruito nella seconda metà del II sec. a.C.; è ancora visibile la struttura rettangolare con colonne al piano inferiore e semicolonne in quello superiore.
Dalla Basilica ci muoviamo verso il Tempio di Apollo, uno dei santuari più antichi di Pompei e poi nel Foro, centro nevralgico della città romana antica. La prima sistemazione monumentale del foro risale al II sec. a.C., in questa zona non era concesso il traffico veicolare e vi sorgevano edifici religiosi (Tempio di Giove sul fondo del foro; Tempio di Vespasiano sulla destra e a fianco il Santuario dei Lari Pubblici), politici (Edifici dell’Amministrazione Pubblica) ed economici (Edificio di Eumachia, probabilmente sede dei fullones e mercato della lana; il Macellum, il principale mercato della città). Vale la pena soffermarsi a guardare i Granai del Foro, sulla sinistra guardando il Tempio di Giove, antico mercatino della frutta e della verdura oggi utilizzato come deposito di resti archeologici. Già qui potrete ammirare i famosi calchi in gesso dei pompeiani sepolti dall’eruzione del 79 d.C. Uscendo dal foro è possibile fare una sosta WC o caffè presso la Caffetteria.
A questo punto proseguire il percorso verso sinistra, si attraversa la Via Consolare, poi la Porta Ercolano e la via delle Tombe sino alla Villa di Diomede e la Villa dei Misteri, una delle più belle dimore dell’antichità per il pregio e la ricchezza delle pitture parietali.
Da qui è possibile terminare la visita ed uscire (il varco di Villa dei Misteri è di sola uscita e si ricorda che non è più possibile rientrare col medesimo biglietto).