Erika Chiappinelli: “Ci rialzeremo. Ma impariamo a difendere i doni della nostra terra”

La guida turistica tra nostalgie e prese di coscienza ai tempi del Covid-19

Nata e cresciuta a Napoli nel quartiere Arenella, Erika Chiappinelli, guida turistica abilitata della Regione Campania, vive orgogliosamente nella sua città: “Ho desiderato fare questo mestiere con tutta me stessa, e ancora oggi, con le difficoltà di un lavoro autonomo, non mi sono mai pentita di quella scelta”.

Erika vive da qualche settimana una brutta situazione di stasi, che inevitabilmente la preoccupa: “Certo, non ci aspettavamo una pandemia, quando abbiamo scelto la partita IVA, ma l’unico modo di evitare ulteriori disastri, è utilizzare il tempo che abbiamo a disposizione per aggiornarci, studiare, intrattenere i clienti abituali che ci seguono sui social con rubriche, storie interessanti e link di siti culturali. Sentiamoci più vicini, anche a distanza, in modo da non perderci”.

La nostra guida turistica accompagna i suoi clienti un po’ ovunque in Campania, tra percorsi standard e insoliti: “Napoli è definita la città obliqua, ci sono circa duecento pedamentine che possono essere delle valide alternative alle funicolari e agli altri mezzi pubblici: è importante lavorare pensando a come evitare il congestionamento in alcune zone della città, specie nei periodi festivi”.

Proviamo allora a sfruttare questo tempo in modo intelligente, restando a casa e organizzando il lavoro: “Il turismo deve essere a servizio del territorio e non l’inverso. Noi guide turistiche abbiamo un grande compito: quello di favorire un turismo sostenibile, che non danneggi il territorio. Ci rialzeremo da questa batosta, ma con una consapevolezza diversa e con un maggiore rispetto per il nostro territorio”.

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