
La struttura è una delle tredici che costellano la valle del comune dei Monti Lattari
Lo splendido mulino, se si conta anche l’antico macello, fa parte delle tredici costruzioni che costellano la valle del comune dei Monti Lattari, capitale europea della pasta.
La Valle dei Mulini è un ecosistema di indubbia particolarità ambientale e paesaggistica ed in questo contesto che nei secoli scorsi avveniva la molitura del grano, grazie alle sorgenti presenti a monte della stessa ed al particolare clima che la contraddistingue.
Grazie al lavoro di volontari e amministrazione ed all’apporto della GORI società che gestisce il servizio idrico integrato e che ha permesso la fattiva riattivazione della portata idraulica , il Mulino “Porta Castello di Sopra” è stato riattivato e grazie ad una sapiente opera di ingegneria idraulica è tornato a ricevere l’acqua proveniente dalla sorgente della Forma.
Soddisfazione nelle parole del presidente di GORI Michele Di Natale per il quale ” Il mulino è un’opera bella e importante che accende una fiammella all’interno della valle dei e, che mi auguro, che possa essere la fiamma di partenza di questo sistema naturalistico nel futuro, mantenendo le radici nel passato quando quest’acqua veniva utilizzata per la molitura del grano”
Grande gioia sprizza anche il professore Giuseppe Di Massa, deus ex machina di tutta l’opera di restauro: ” Un lavoro immane fatto dai volotari con l’aiuto di tante aziende di Gragano, il comune e la GORi, un insieme di energie positive per realizzare il sogno di tutti dopo cinquant’anni di progetti e parole. Un primo tassello, ci auguriamo che con l’aiuto del comune e dei privati la valle torni ad essere un polmone verde ed un’attrazione turistica
ll mulino e lo spazio antistante sono stati affidati, dalle famiglie Liguori e Scola, in comodato d’uso gratuito ad alcune associazioni locali in particolare al Centro di Cultura e Storia Alfonso Maria Di Nola di Gragnano.
Il progetto di recupero strutturale, ha portato al restauro del mulino e alla messa in funzione del sistema molitorio per finalità didattiche, grazie alle donazioni di privati e ai contributi delle associazioni partecipanti.
Il progetto ambizioso dei volontari che hanno recuperato l’attività dell’antico mulino, prevede adesso il recupero di un altro, detto “lo Monaco” e situato più a valle.
In prospettiva, le associazioni si augurano che la valle possa tornare ad essere un vero e proprio polo attrattivo turistico con al centro l’antica attività che ha reso celebre la città di Gragnano nel mondo.