Il Consorzio che produce e tutela una delle eccellenze agricole del Vesuvio protagonista all’appuntamento in Liguria
Il pomodorino del Piennolo del Vesuvio in vetrina al Salone Slow Fish di Genova. Fino al 4 luglio anche il caratteristico “pomodoro vesuviano” sarà presente all’evento nazionale organizzato da Slow Food. L’appuntamento, il primo post covid, promosso anche da Regione Liguria e Comune di Genova, sarà l’occasione per rilanciare sul piano nazionale il caratteristico prodotto DOP coltivato alle falde del Vesuvio. Il Consorzio di Tutela Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, incaricato di svolgere la valorizzazione, la promozione, la tutela e la vigilanza per la denominazione Pomodorino del Pennolo del Vesuvio DOP, porterà a Genova diverse aziende consorziate.
“La produzione del Pomodorino del Piennolo è localizzata esclusivamente ai piedi del Vesuvio e l’areale conta 17 comuni intono al vulcano con una produzione di 5.600 quintali di pomodorino – racconta Cristina Leardi, presidente del Consorzio – Oggi sono 69 le aziende iscritte alla Dop la cui mission è preservare un prodotto unico, coltivato esclusivamente ai piedi del Vesuvio, mettendo in campo azioni di valorizzazione della produzione ed aumento della reputazione del territorio”.
Il Consorzio ha anche aderito al progetto “Tomato Trace”, programma di sviluppo rurale promosso dalla Regione Campania nell’ambito del PSR Campania 2014 – 2020. Obiettivi dell’attività il costante controllo e monitoraggio del suolo, attraverso analisi periodiche.
“Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono profondamente legate al clima mite, tipico dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato e ai suoli di origine vulcanica, costituiti da materiale piroclastico – spiega Cristina Leardi – L’incidenza ambientale è talmente forte che lo stesso pomodoro, se coltivato fuori area tipica, fornisce frutto con qualità sensibilmente diverse rispetto a quelli oggetto di tutela. L’analisi costante del terreno ha consentito di individuare 3 sub-areali, distinti non solo per le caratteristiche chimico-fisiche dei terreni ma soprattutto per la differenza dei microclimi differenti lungo le pendici del cono Somma Vesuvio, ossia area costiera, area Monte Somma e versante nolano. Siamo felici di partecipare a Slow Fish insieme ad altre realtà nello stand della Campania. Alici, orate, ricciola sono solo alcuni dei pesci da gustare in estate che si abbinano perfettamente al pomodorino del piennolo – conclude Leardi -. Saremo a Genova anche per testimoniare l’importanza del prodotto in una dieta sana ed equilibrata”.