L’esposizione nella Palestra Grande del Parco Archeologico di Pompei fino al 15 dicembre 2024
La vita quotidiana della popolazione comune, composta da schiavi, liberti, artigiani e lavoratori di varia categoria, quella Pompei spesso silenziosa nelle fonti antiche, è in primo piano nella mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio” in esposizione fino al 15 dicembre 2024 nella Palestra grande degli scavi.
“L’altra Pompei” rappresenta quell’80% della popolazione meno abbiente che abitava la città. Il racconto delle vite comuni di questa maggioranza vuole restituire loro memoria e dignità storica, contribuendo a completare l’immagine della vita dell’epoca, integrando libri storici e guide della città antica che non sempre vanno oltre le ricche dimore dai raffinati arredi e decorazioni.
Attraverso sette sezioni, circa trecento reperti e tre installazioni multimediali, il percorso espositivo consente di seguire idealmente il corso dell’esistenza di coloro che appartenevano a questa popolazione, dalla nascita fino alla morte indagandone le attività quotidiane, l’alimentazione, i rapporti personali, i costumi e gli svaghi, ma anche il rapporto con il mondo esterno e con la fede religiosa e l’aldilà. Inoltre, attraverso una sezione dell’app My Pompeii sarà possibile tirare a sorte l’identità di un antico abitante pompeiano, con il quale identificarsi e seguire il percorso di vita nelle varie case del sito archeologico. Una specie di ruota della fortuna che ben fa intendere come fosse molto più probabile essere un povero,
un umile servo o un lavoratore, piuttosto che il ricco abitante di una prestigiosa dimora ad atrio.