Giovanna Arciprete ci racconta la storia e le peripezie di Lucio Domizio da bambino
La leggerezza di cui a volte si ha bisogno… viaggiando nel tempo e nella storia. Nerone e il mistero della barba di rame, è un libro per bambini oppure per adulti che si sono dimenticati di esserlo stati.
È questo il messaggio principale del libro di Giovanna Arciprete un’appassionata archeologa romana, che ama trasmettere quanto imparato, ai più piccoli. Perché infondo tutto parte da loro, e a loro si ritorna.
Il Nerone che conosciamo in queste pagine colorate e ben scritte, non è l’imperatore di cui abbiamo letto e sentito fin troppo parlare. Quel grande conquistatore, che come molti altri re, matrone e poeti ha amato la nostra Campania. Anzi, il testo in questione, ci consegna un’immagine poco nota di quel bambino che è stato Lucio Domizio.
Facciamo dunque un passo indietro.
Nerone è ragazzino pieno di energia, come gran parte dei bambini preferisce l’avventura allo studio ed è curioso di scoprire i segreti appartenenti alla sua famiglia.
“Quando sono nato ho avuto in dote una sfilza di nomi, di cui poi crescendo, non mi sono interessato molto. Solo di uno di questi comincia ben presto a indagare il significato: Enobarbo, dalla barba rossa”
Il nostro protagonista ci porta per mano in una Roma antica, caotica, ma dal grande fascino. Templi magnifici, abiti preziosi, marciapiedi gremiti di persone. Ci presenta la sua numerosa famiglia, i suoi amici e gli animali buffi delle casa. Le abitudini degli antichi romani. Il mistero della barba di rame, lo conduce in un’avventura senza eguali. Certamente però, non può farcela da solo e quindi in compagnia del suo gruppo di amici, decidono di disertare le lezioni dei maestri Seneca e Cheremone.
Il primo indizio per svelare l’arcano, gli viene offerto dalle Vestali, le sacerdotesse romane incaricate della conservazione del fuoco sacro. Si tratta però di un messaggio che soltanto gli etruschi possono decifrare, perché implica l’interpretazione del volo degli uccelli. La risposta è Polles, un famoso indovino dell’antichità. Nerone riesce ad incontrarlo durante una festa e che gli rilascia una lamina estratta da una preziosa cassaforte. Qualcosa però, ci inceppa, e Nerone con i suoi amici si incamminano per il ritorno a casa. Lungo la strada, incontreranno due giovani cavalieri dinanzi al Tempio dei Dioscuri – e qui comincia a mescolarsi la realtà con il sogno – uno dei quali accarezzerà Nerone, amorevolmente.
Al mattino seguente, nessuno dei suoi amici sembrava ricordare nulla. Nessuno eccetto lui, il futuro imperatore di Roma. Da solo nella sua stanza, un Nerone ancora Bambino, srotola la lamina lasciatagli da Pollenio e di colpo ogni cosa gli torna alla mente.
“Via Lucio Domizio, annunzia la nostra vittoria sulle schiere dei nemici, vai Lucio Enobarbo, dalla barba color del rame, un giorno tuo figlio sarà re“
Una remota leggenda, narra dell’incontro di un nobile uomo con i dioscuri nel foro romano, i quali gli annunciarono la vittoria dei romani sui latini e per dimostrare la loro divinità, con un tocco della mano, di colpo, gli arrossarono la barba…
Il libro si avvale delle illustrazioni magnifiche di Andrea Camic ed è edito Edizioni Espera.