
Un piatto povero nato dalla tradizione contadina
Chiunque visita Procida non può fare a meno di ammirare con stupore i limoni procidani. Grazie alla sapienza dei contadini e con la complicità di un clima mite, sull’isola crescono dei limoni molto particolari. La loro particolarità si riconosce da tre caratteristiche: innanzitutto alla vista si presentano davvero molto grossi. Inoltre, al loro interno tali limoni presentano l’albedo, ossia lo strato bianco tra la scorza e la polpa talmente grosso e dalla consistenza spugnosa da essere chiamato “pane”.Infine, il suo sapore è più dolce rispetto al limone comune. Per tali caratteristiche il limone di Procida è stato inserito dal Ministero delle politiche agricole e forestali e dalla Regione Campania nell’elenco dei prodotti tradizionali italiani e nell’elenco dei sapori tipici regionali.
I “limun ‘e pan’” – come vengono chiamati a Procida – sono utilizzati soprattutto per preparare l’insalata di limoni: si tratta di un piatto povero, nato dalla tradizione contadina. Le donne procidani usavano realizzare questa pietanza fresca e sostanziosa per i loro mariti che lavoravano nei campi ad integrazione del classico pane e pomodoro.
Ingredienti: limoni di pane, cipolla, aglio, menta, peperoncino q.b., sale q.b., olio q.b.
Preparazione: Pelare i limoni facendo attenzione a non eliminare anche parte dell’albedo, tagliarli a dadini e metterli in una ciotola. Maltrattarli un po’ con le mani e scolare il succo. Aggiungere un po’ di acqua e condire con la cipolla tagliata a fettine, l’aglio, la menta, il peperoncino, il sale e l’olio.
Si ringrazia il proprietario del Ristorante “Gorgonia”, Aniello Battinelli, per la disponibilità e il cuoco Alessio Lubrano per la realizzazione e spiegazione del piatto.
Il testo è a cura di Lucia Aiello volontaria del Servizio Civile impegnata nel progetto “Oro Cultura” presso la Parrocchia di San Michele Arcangelo di Procida.