La quarantena raccontata dalla guida escursionistica originaria di Vico Equense
“Per amore della mia Regione e in particolare della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana ho scelto di essere una guida. Opero nell’intero territorio del Parco Regionale dei Monti Lattari, che abbraccia ben ventisette comuni. Oggi però, mi sento inerme dinanzi alla realtà che viviamo” – Luca Coppola, Guida Escursionistica Ambientale, vive nella bellissima cittadina di Vico Equense, che rappresenta il comune più grande per estensione territoriale dell’intera costiera. Ha a disposizione un giardino nella sua casa e per questo si dice più fortunato di chi non ha uno spazio in cui poter “respirare”.
Ci spiega quanto per la loro categoria sia importante, in queste giornate, il confronto. Oggi è tanta la nostalgia, ma allo stesso tempo cresce la consapevolezza che non si può vivere senza assaporare ogni giorno le bellezze del creato, qualcosa di totalmente gratuito per l’umanità.
“Noi guide viviamo un periodo di grande compattezza, nel rispetto di quelle che sono le regole da seguire, ma anche di grande nostalgia per la lontananza dalla nostra cara madre natura. Il nostro operato – il mio in particolare – ci porta spesso a trascorrere buona parte della giornata all’aperto, e per deformazione professionale si diventa senza saperlo uomini di montagna”.
Luca svolge un lavoro da libero professionista, ma collabora anche con associazioni che, come lui, hanno a cuore la tutela del territorio vicano e della costiera, una di queste è Trentaremi. A farla da padrone, in situazioni di emergenza come queste, è sicuramente l’esperienza, quella di chi ha cominciato a “scalare” molti anni prima.
Tante sono le persone che si affidano alle guide ambientali escursionistiche per scoprire le bellezze del territorio, ma ad oggi altrettanti sono i tour cancellati da qui ai prossimi mesi. “Non è così semplice fare una previsione su quando tutto tornerà alla normalità per molti operatori del settore turistico, l’estate lavorativa è completamente compromessa con i turisti provenienti da altre nazioni; si spera di iniziare nei prossimi mesi con turisti italiani”.
Nel nostro piccolo possiamo solo rispettare le regole, programmare eventi futuri: “Quando finirà questo periodo, penso che il primo posto dove andrò sarà la vetta più alta dei Monti Lattari, sul Monte Sant’Angelo ai tre pizzi, più comunemente conosciuto come il Molare. Vi aspetto per una stretta di mano in alta quota” – conclude Luca.