“Realizzaremo un HUB turistico nel cuore del centro storico, siamo in continua formazione per offrire il meglio ai visitatori”
Uno dei quartieri più antichi di Napoli è Forcella, dove troviamo chiese e palazzi antichissimi, nonchè reperti archeologici che ci riportano alla fondazione di Neapolis. In questa grande miniera di bellezza lavorano i ragazzi dell’Associazione di Promozione Sociale Manallart, che cercano di far conoscere, anche agli stessi napoletani, questa zona che riserva non poche sorprese attraverso la creazione di percorsi, walking tour ed eventi. Ne parliamo con Eduardo Miguel Salzano, Presidente e portavoce del gruppo.
Innanzitutto come nasce Manallart?
Manallart nasce nel 2016 quando io e alcuni colleghi del corso di formazione regionale di tecnico della valorizzazione dei beni culturali decidiamo di fondare un’associazione culturale per valorizzare i beni culturali di Napoli. Entrati in contatto con Annamaria Laville, moglie di Riccardo Dalisi, scoprono la Real Casa Santa dell’Annunziata di Napoli. Quando sono entrato in quel luogo mi sono subito sentito a casa: essendo io un ragazzo adottato, ho sentito una particolare vicinanza tra quelle mura. E’ stato un legame affettivo e profondo immediato. Presto siamo entrati in contatto con un’artista fiorentina, Letizia Galli, che ci ha dato la possibilità di organizzazione la sua mostra “Storie di Bambini”. Da quel momento non ci siamo più staccati dall’Annunziata di Napoli: anno dopo anno, mostra dopo mostra, abbiamo iniziato un percorso di promozione e valorizzazione del sito culturale della Ruota degli Esposti in sinergia con l’amministrazione comunale e con associazioni, enti e istituzioni che ci hanno sostenuti. Nel corso degli anni, rispetto al gruppo giovanile iniziale di Manallart, c’è stato un ricambio generazionale dettato da esigenze personali e da percorsi formativi diversi che ad oggi ci permettono di essere un team coeso e formato per affrontare le prossime sfide dell’impresa sociale che abbiamo costituito nel 2021.
Nel grande lavoro di valorizzazione e riscoperta del quartiere, c’è un sito o più di uno cui siete particolarmente legati, che vorreste far conoscere a tutti?
Oltre all’Annunziata, alla sua Basilica e alla Ruota degli Esposti, siamo particolarmente legati alle bellezze dei quartieri Forcella e Maddalena, un territorio e un contesto nei quali siamo cresciuti. Negli ultimi anni, grazie al supporto del parroco don Gigi Calemme siamo entrati in contatto con le diverse realtà associative territoriali che ci hanno spinto ad impegnarci per una rinascita collettiva del centro storico di Napoli. Difatti, oggi, in sinergia con loro, stiamo svolgendo delle azioni di rigenerazione urbana. Siamo particolarmente legati a questi luoghi e vogliamo farli conoscere in tutto il mondo. In più, prossimamente avremo una sfida innovativa all’interno di un bene culturale chiuso da decenni che diventerà per molti di noi un punto di riferimento.
Questo anno di pandemia è stato complicato per tutti, le attività e gli eventi si sono fermati: che traguardo vi proponete di raggiungere entro il prossimo anno?
Tra poco incominceremo un progetto molto entusiasmante per la nostra crescita formativa e professionale che ci vedrà realizzare un HUB turistico nel cuore del centro storico e, in particolare, nella zona di Forcella. È parte delle nostre azioni di promozione culturale e turistica del quartiere. Un punto di partenza per un programma triennale che ci vedrà impegnati nel valorizzare un sito culturale dall’enorme potenziale storico-artistico e che ci consentirà di buttare alle spalle le difficoltà vissute in questi due anni di pandemia. Inoltre, la nostra realtà avvierà un importante percorso di formazione per migliorare le proprie capacità di gruppo nell’ambito della comunicazione e delle relazioni con i visitatori. Insomma, Manallart è in movimento verso un futuro prossimo, ricco di sfide e traguardi da raggiungere. Come ci piace dire: “State Manallart”.