
A pochi passi da Piazza del Plebiscito una natività davvero singolare
C’è la Napoli nobile, un ponte, quello di Chiaia, al posto della grotta e poi il caffè Gambrinus e sullo sfondo la riproduzione della facciata della Chiesa degli Artisti a Napoli: una scenografia particolare quella che riproduce uno spicchio di Betlemme all’interno della Chiesa di San Ferdinando.
Siamo a pochi passi da Piazza del Plebiscito, proprio difronte allo storico caffè Gambrinus ed a pochi passi dalla Galleria Toledo, qui sorge una chiesa dedicata a San Ferdinando, ma ribattezzata da tutti come quella degli artisti, perché è proprio qui, all’interno dell’edificio di culto di piazza Trieste e Trento, tanti esponenti del mondo dello spettacolo napoletano hanno avuto il loro funerale.
Ed i loro volti, i loro sguardi si riconoscono tra le statuine del presepe: si riconoscono distintamente Sergio Bruni, Pupella Maggio, Enzo Cannavale, Aurelio Fierro, Nino Taranto, Luisa Conte, Rino Zurzolo, Carlo Taranto, Nunzio Gallo.
E’ stato monsignor Lino Silvestri, rettore della Chiesa, a volere che i pastori del presepe monumentale, realizzato dagli artigiani dell’associazione “Thetokos”, avessero i tratti degli artisti.
A pochi passi da Piazza del Plebiscito una natività davvero singolare
C’è la Napoli nobile, un ponte, quello di Chiaia, al posto della grotta e poi il caffè Gambrinus e sullo sfondo la riproduzione della facciata della Chiesa degli Artisti a Napoli: una scenografia particolare quella che riproduce uno spicchio di Betlemme all’interno della Chiesa di San Ferdinando.
Siamo a pochi passi da Piazza del Plebiscito, proprio difronte allo storico caffè Gambrinus ed a pochi passi dalla Galleria Toledo, qui sorge una chiesa dedicata a San Ferdinando, ma ribattezzata da tutti come quella degli artisti, perché è proprio qui, all’interno dell’edificio di culto di piazza Trieste e Trento, tanti esponenti del mondo dello spettacolo napoletano hanno avuto il loro funerale.
Ed i loro volti, i loro sguardi si riconoscono tra le statuine del presepe: si riconoscono distintamente Sergio Bruni, Pupella Maggio, Enzo Cannavale, Aurelio Fierro, Nino Taranto, Luisa Conte, Rino Zurzolo, Carlo Taranto, Nunzio Gallo.
E’ stato monsignor Lino Silvestri, rettore della Chiesa, a volere che i pastori del presepe monumentale, realizzato dagli artigiani dell’associazione “Thetokos”, avessero i tratti degli artisti.