Risalendo verso il Parco Regionale del Matese

Percorso nella periferia settentrionale dei borghi del Matese, fino al Parco Regionale

Un itinerario tra i borghi del Matese alla periferia settentrionale della provincia di Caserta fino ad immergersi nella natura del Parco Regionale del Matese. Partiamo da Caiazzo, che si raggiunge dall’autostrada A1 dal casello di Santa Maria Capua Vetere. Caiazzo è una delle Città Slow, rete di Comuni che condividono valori di sostenibilità e qualità della vita. Sopra la collina, all’estremità orientale del centro abitato, domina il Castello, costruito sull’Arx romana dal secondo conte di Capua. Nonostante le sue origini longobarde,  riconoscibili dalle torri circolari, oggi il castello presenta numerosi ampliamenti e nei suoi locali è passata la storia. Fu proprio qui, infatti, che venne ospitato Federico II nel suo soggiorno a Caiazzo e qui Torquato Tasso scrisse l’Aminta. Uno degli elementi di maggior pregio è rappresentato dalla cappella,  costituita da un unico vano coperto da falde inclinate con coppi in argilla sovrapposti con un bel pavimento ad intarsio marmoreo posto sull’altare.

Dopo Caiazzo, proseguiamo verso il Parco Regionale del Matese, soffermandoci nel borgo di Piedimonte Matese, centro principale della zona ai piedi del Monte Cila e del Monte Muto. Il centro antico di Piedimonte Matese conserva alcune interessanti tracce del suo passato come i resti di mura megalitiche del Monte Cila e alcuni resti del tempio di Apollo situati nella Piedimonte alta.

Interessante è anche la Chiesa di San Tommaso d’Aquino,  affiancata da un campanile del Seicento con cuspide maiolicata. Il chiostro del convento adiacente, conserva poi bellissimi affreschi ed ospita il Museo Civico. Interessante è anche il Palazzo ducale, costruito intorno l’anno mille, ma attualmente visitabile solo parzialmente.

Proseguiamo nel cuore dell’antica Terra di Piedimonte che, in epoca feudale era difesa da alte mura, addentrandoci nel territorio del Parco Regionale, per una sosta a Castello del Matese che, dalla sua posizione arroccata a 500 metri sul livello del mare, domina la Valle del Volturno e aveva anticamente funzione difensiva nei confronti di Piedimonte. Interessanti le sue torri di guardia ed il Convento Agostiniano, arricchito da affreschi molto suggestivi. Il borgo è attraversato, inoltre, dal tratto campano del noto Sentiero Italia che gli appassionati possono percorrere seguendo le indicazioni del CAI.

Lasciato anche Castello del Matese ci immergiamo completamente nella natura del Parco Regionale per concederci una visita, magari con annesso pic-nic, nei dintorni del Lago del Matese, che, con la sua superficie di 6 km quadrati incastonata tra i monti, offre un affascinante colpo d’occhio. Inoltre, sulle sponde di quello che è il lago di origine carsica più alto d’Italia, è possibile anche noleggiare un’imbarcazione tradizionale, il lontro, per effettuare una giro del lago o per concedersi una giornata di pesca.

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