La ventottesima edizione in programma dal 17 al 19 giugno 2022
A Sant’Arpino, in provincia di Caserta, si rinnova l’appuntamento con la “Sagra del Casatiello“, in programma da venerdì 17 a domenica 19 giugno 2022 in Piazza Macrì.
Il casatiello, saporito rustico della tradizione, ha radici profondissime: già in epoca pre-cristiana, infatti, si celebrava il ritorno della stagione mite con una scampagnata rituale nel corso della quale si preparavano pani speciali, confezionati come offerte agli dei, i cui ingredienti simboleggiavano il risveglio della natura: uova, grano, e formaggio, “caseus” in latino da cui deriva il dialettale casatiello.
Nella Napoli del 1300, Carlo D’Angiò faceva preparare per la festa di maggio la “Herbulata de Mayo”, un composto di formaggio, uova e salame.
Il casatiello rappresentava il fulcro e il collante che allietava le festanti comitive che, tra coinvolgenti musiche, dolci melodie, ne gustavano il sapore.
La manifestazione di Sant’Arpino, oltre ad essere un suggestivo appuntamento di folklore e di gastronomia, costituisce l’occasione per rinverdire un’antichissima usanza, secondo la quale gli Atellani, per festeggiare l’avvento della primavera e della Pasqua, si riunivano per una scampagnata nello spazio antistante il complesso monasteriale di San Francesco di Paola e, in tempi più recenti, nell’area attigua il romitorio di San Canione.
Qui, tra musiche popolari e balli coinvolgenti, consumavano il casatiello, rozzo rustico e prelibata pietanza della cucina contadina, oggi sintesi di valori e costumanze.
Nel “rozzo e contadino” casatiello, si riflette il valore di quella vita che, nella comune miseria, aveva la solidarietà, l’aiutarsi l’un con l’altro, l’istinto comune della sopravvivenza.
Il casatiello, per Sant’Arpino, assurge a traccia nodale di un’antichissima tradizione popolare, ma anche a patrimonio culturale e storico di quella gente. Il casatiello, in definitiva, incarna un vero prodotto tipico, un suggestivo “centro” di cultura viva, che unisce tradizione e progresso, qualità alimentare e valore gastronomico, tale da porsi quale autentica scommessa per il futuro.
Le tre serate della sagra saranno allietate da stands gastronomici e di prodotti tipici e artigianali – aperti al pubblico dalle ore 17.00 alle ore 24.00 – scambi culturali, visite guidate al seicentesco Palazzo Ducale e alla chiesa di S. Elpidio, visita alla mostra di pittura e sculture in pinacoteca, spettacoli di canzoni classiche napoletane, di canti e balli popolari, di cabaret.