La mostra, allestita presso la Sala Muti del Conservatorio Musicale di San Pietro a Majella, traccia un filo ideale tra l’antico e la contemporaneità, con un omaggio a Riccardo Muti, cui si deve il vero atto di nascita della “Paisiello-renaissance”, che a Salisburgo, per il “Festival di Pentecoste” ideato e voluto da Karajan, ha trionfato con i capolavori della Scuola Napoletana del ‘700, con riprese a Parigi e a Ravenna.
Il successo dell’iniziativa è stato salutato come una riscoperta preziosa che è riuscita a ridare luce a Giovanni Paisiello, un grande della scuola napoletana e che, grazie al Maestro Muti, è ritornato ad essere punto di riferimento ed oggetto di studio e rappresentazione, ridando alla “scuola musicale di Napoli” il posto che essa merita nella storia dell’arte e della musica mondiale.
Nell’importante operazione di recupero dei capolavori della tradizione musicale italiana, il Maestro ci riconsegna tutta la ricchezza, la verve e la raffinatezza di un autore troppo tempo dimenticato.