La sfida di Joe Maglione e di Michele Citro per il nuovo ristorante su Lungomare Trieste
A Salerno sbarca “Daniele Gourmet”, il nuovo ristorante di Joe Maglione. La sua perla più pura, insieme a quelle disseminate ad Avellino, il suo omaggio alla terra che tanto offre e che poco, spesso, riceve in cambio. A Lungomare Trieste, quindi, c’è un blocco verde. All’interno come all’esterno e pronto, da metà ottobre, ad accogliere la clientela in uno scenario unico.
Un progetto ambizioso, un vero e proprio giardino verticale, che Joe Maglione ha affidato ad un retail tinkher, l’architetto Michele Citro. Per tutti il progettista delle emozioni. Da sempre impegnato a coniugare brand e clientela, e con una lunga esperienza nel mondo delle Spa (suggellata da collaborazioni con marchi di riferimento nel panorama nazionale ed internazionale come Tigi, RVB Diego Dalla Palma, AlfaParf ed altri), Citro è tra i più importanti creativi professionisti specializzati nel campo del food: “Da oltre un decennio – spiega – mi occupo, in maniera verticalizzata, del campo culinario e di come progettare storie d’amore tra i brand del food ed i propri clienti. Tutto passa anche da studi continui in identità visiva, sociologia, marketing commerciale e neuro-marketing necessari alla creazione di elementi di rafforzamento tra Brand Identity del marchio e clienti finali”.
In “Daniele Gourmet” Citro, grazie alla sua visione olistica della progettazione, è riuscito a dar vita ad un progetto permeato di ricchezza visiva e generato luoghi capaci di stimolare la dimensione dell’immaginario collettivo e garantire ai fruitori un’esperienza immersiva quanto indimenticabile. Il tutto dopo aver estratto i caratteri distintivi del cliente.
“La filosofia di Joe Maglione tende ad un ‘ecosistema’ di tradizione, innovazione, rispetto per la materia prima e nel quale la valorizzazione del territorio, il ‘genius loci’ dell’architettura, veste una posizione preponderante. Maglione coinvolge in un viaggio gastronomico ecosostenibile e, soprattutto, a sostegno di produttore locali. Qui c’è il teatro del gusto, la teatralità spontanea e genuina, al contempo ricerca e raffinata, basata su una semplicità complessa”.
Una collaborazione, quella tra Maglione e Citro, nata da una semplice telefonata e sfociata in una vera e propria sfida rivoluzionaria: “Quando ho ascoltato le sue idee – racconta Citro – ho pensato di aver, finalmente, trovato un folle come me. Gli stimoli trasmessi da Maglione sono tantissimi ed è stato, così, complesso e soddisfacente individuare stabilire il punto di equilibrio di un blend di materiali, luci, colori e tecnologia che possa ritenersi lo spin off del linguaggio culinario di Maglione”.
Cosa devono aspettarsi i salernitani e tutti i fruitori di “Daniele Gourmet”, oltre alla rinomata arte culinaria di Joe Maglione? “Direi un Teatro, un contenitore progettato per il benessere dell’individuo. Il prospetto esterno del ristorante sarà coperto da un verde vivo, completamente automatizzato e con impianto di irrigazione-fertilizzazione incorporato. Al suo interno – continua l’architetto dei vip – ci sarà un soffitto pensile composto da 400 tipologie diverse di piante disposte secondo il grado di luminosità che riceveranno dall’interno e dall’esterno del locale. In questo senso è stato decisivo l’apporto del paesaggista Rocco La Fratta”.
Una scelta innovativa, una vera e propria sperimentazione rivoluzionaria che, per Citro, “fa da ottimo contraltare alla tradizione. Nel campo del food – sottolinea – è necessario non perdere il contatto con le proprie radici anche quando si sperimenta sul filo dell’equilibrio, come un trapezista senza rete. Nel giardino di Joe Maglione – annuncia Citro – c’è spazio anche per la ceramica, vista la vicinanza a Vietri sul Mare. Ho dato vita al progetto per la creazione di rappresentazioni iconografiche legate al tema della terra che andranno ad impreziosire il locale e la cui realizzazione è stata affidata all’artista Mariella Siano (Marsia Ceramiche). L’idea mia e di Maglione è quella di dar conto alla terra, valorizzarla e celebrare ciò che ci offre. Un esempio? Le pareti sono trattate con malta da intonaco ottenuta miscelando la calce aerea alla lolla di riso, un prodotto agricolo derivante dalla sbramatura del riso grezzo dopo la trebbiatura”.
Una ricetta che si preannuncia vincente ed attraente. E che avrà risvolti anche sociali: “Credo che il nuovo ristorante di Joe Maglione, quello che nascerà a Salerno, rappresenti un caso di studio nel mondo del neuro-interior design. Per ottenere un effetto “wow” ma anche per testare una delle discipline più in voga nel marketing moderno. Il segreto – confida – è nel saper mescolare bene tutto”. Come fanno i grandi chef, come fa Joe Maglione. Competenza e follia, coraggio di essere e di osare.