Pompei. La Casa del Frutteto e i suoi cubicoli floreali

Posta su via dell’Abbondanza, custodisce uno degli esempi più belli di pittura di giardino

Piante da frutto e ornamentali, uccelli svolazzanti, e poi un albero di fico a cui è avvinghiato un serpente, ma anche limoni e corbezzoli, è la vegetazione lussureggiante che adornava i cubicoli floreali della domus del Frutteto a Pompei, posta su via dell’Abbondanza, uno degli esempi più belli di pittura di giardino rinvenuti nella città.

La domus, scavata parzialmente nel 1913 e poi nel 1951, presenta il classico impianto ad atrio, attorno al quale si dispongono vari ambienti e nella parte posteriore uno spazio verde con un triclinio estivo, utilizzato durante la stagione calda in alternativa al più interno triclinio.

Gli affreschi raffigurano in uno degli ambienti un giardino luminoso, immaginato di giorno nel pieno rigoglio del verde, con una tale precisione di dettagli da rendere possibile il riconoscimento delle specie vegetali e nell’altro, un giardino immerso nel buio della notte, con tre alberi di diversa grandezza, tra cui il grande fico con il serpente, auspicio di prosperità.

La particolarità ulteriore è che la pittura di giardino si trova nei cubicoli e in alcuni ambienti le raffigurazioni sono arricchite da motivi egittizzanti con riferimenti a Iside, probabile segno di devozione alla dea da parte del proprietario.

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