Pompei. Il restauro dell’insula dei Casti Amanti, nuove coperture e scavi

Quattro giorni di apertura eccezionale prima della chiusura per i lavori

Una delle strutture più affascinanti di Pompei che racconta degli ultimi istanti di vita prima delle terribile eruzione, è la Casa dei Casti Amanti che riapre per quattro giorni dall’11 al 14 febbraio 2017 per poi essere chiusa nuovamente prima dell’avvio dei lavori di messa in sicurezza e restauro.

Dagli scheletri degli equini impiegati nelle lavorazioni del pistrinum (panetteria), ai secondi piani perfettamente conservati, i colori dei pittori ancora a lavoro nei giorni precedenti l’eruzione del’79 d.C., mura completamente spazzate via dalla furia eruttiva, l’insula dei Casti Amanti è l’emblema dell’importanza scientifica che Pompei ha per la storia e l’archeologia, riuscire a ricostruire alla perfezione la vita quotidiana di una città di epoca romana la cui vita si è arrestata improvvisamente.

L’insula è composta dalla casa di cui porta il nome, i Casti Amanti (raffigurati in tre quadretti all’interno di un triclinio mentre sono intenti a partecipare ad un banchetto), e dalla casa dei Pittori a lavoro, più alcune botteghe, ha una estensione di circa 2.600 mq ed è scavata per circa la metà; si trova al centro di via dell’Abbondanza, il decumano centrale che conduce al foro e su cui si aprono domus e botteghe.

Chiusa dal 2010 l’insula attende che venga bandita la gara che porterà all’esecuzione del progetto di restauro con il rinnovamento delle coperture che andranno a sostituire i tubi innocenti che gravano sulle strutture e avvolgono l’intera estensione; il progetto prevede un nuovo sistema di copertura che libererà tutta l’insula da qualsiasi elemento interferente con la fruizione delle aree e che poggerà solo lungo i due vicoli su sei pilastri. La copertura è progettata con una struttura reticolare spaziale, isolata sismicamente, la cui maglia si orienta e si dispone adattandosi alle giaciture del tessuto edilizio dell’insula. Per la fruizione è stato ideato un camminamento integralmente sospeso agganciato alla copertura. Sono stati progettati anche sistemi di sostegno per gli elevati murari che ad oggi sono mantenuti dai tubi innocenti che a loro volta si interconnettono con quelli della copertura.

Il progetto prevede anche uno scavo archeologico finalizzato ad una migliore comprensione e fruibilità delle unità abitative già individuate.

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