Ecco come si visiteranno gli scavi di Pompei

Osanna in esclusiva all’Ansa annuncia il progetto tra app, bracciali al polso e droni

La visita al Parco Archeologico di Pompei nell’era Covid 19 sarà un’esperienza del tutto nuova, con una app da scaricare sullo smartphone e un bracciale al polso che consentirà di geolocalizzare i visitatori e li permetterà di muoversi in tutta sicurezza impedendo comportamenti avventati o scorretti.

Inoltre l’area archeologica sarà sorvolata da droni di ultima generazione per tenere sotto controllo il vasto territorio della città antica.

Massimo Osanna, racconta in esclusiva all’Ansa, il progetto al quale si sta lavorando per consentire la riapertura dell’area archeologica che annovera sia spazi all’aperto e altri troppo angusti per garantire una visita in sicurezza.

I braccialetti (rigorosamente usa e getta) e l’app permetteranno di visitare l’area archeologica con due diversi itinerari. In prevalenza si potranno visitare domus che hanno una entrata e una uscita per consentire quindi al flusso di visitatori di scorrere ed evitare assembramenti.

Fra queste, spiega Osanna all’Ansa, di sarà la Domus della nave Europa e poi i giardini del peristilio, appena restaurati. Riaprirà l’Orto dei fuggiaschi, con i calchi. E tra le novità dei nuovi percorsi di visita ci saranno le bellissime Terme Suburbane.

Senza dimenticare la casa del Fauno, la casa del Menandro, la casa di Giulia Felice, la casa di Sirico e quella del Criptoportico, le domus di Championnet e dei Mosaici Geometrici.

Cambia anche la modalità di acquisto dei biglietti. Bisognerà prenotarsi on line. Una volta arrivati sul posto (le entrate saranno ridotte a due, la terza verrà riservata all’uscita) i visitatori saranno invitati, se già non lo hanno fatto, a scaricare la app.

Una volta passati i controlli di sicurezza, il parco si sta attrezzando con termoscanner e sul posto ci sarà sempre un presidio medico garantito dalla Asl sia per i visitatori sia per i dipendenti, ogni turista riceverà il suo braccialetto che sarà dotato di un codice associato al biglietto di ingresso che può essere trasmesso a distanza, permettendo servizi specifici tra cui, per esempio, l’ingresso su prenotazione in aree altrimenti riservate.

App e bracciale serviranno ad ogni visitatore per ricevere indicazioni precise sul percorso da seguire ed evitare di entrare in luoghi che sono già troppo affollati. Ma non solo, perché ci si potrà avvicinare alla porta di una domus che per sicurezza non è stata aperta al pubblico e “visitarla” online sullo schermo dello smartphone.

Per chi, invece, non possiede un telefono cellulare o non vuole scaricarsi l’app rimarrà sempre aperto un itinerario base. Sarà indicato come “Pompei per tutti“, assicura Osanna, e sarà facilmente percorribile anche dai diversamente abili.

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