
La realtà virtuale viene utilizzata sempre più spesso in ambito turistico per favorire non soltanto visite “a distanza” ad alcuni dei luoghi più belli del nostro patrimonio artistico e culturale, ma anche per consentire agli amanti della storia di tuffarsi in ambientazioni ricostruite e sentirsi pienamente parte delle epoche passate. Iniziative simili sono presenti anche a Pompei, dove la visita a una delle aree archeologiche più famose del mondo si arricchisce di nuove possibilità.

Come cambia il turismo con la realtà virtuale
La tecnologia evolve rapidamente mettendo a nostra disposizione soluzioni sempre più avanzate per lavorare, comunicare e divertirci nel tempo libero. In questo vasto universo, quella che promette di rappresentare una delle novità più importanti della nostra epoca è la realtà virtuale, un sistema in cui l’utente può accedere a scenari virtuali immergendosi pienamente al loro interno. Sono molte le società che stanno investendo in tal senso, in primis a partire da quelle di videogiochi che offrono realtà alternative per i giochi di ruolo o di sparatutto, senza tralasciare anche altri settori, a partire dalle simulazioni di volo fino ai casino live, tutti sono pronti a puntare su queste soluzioni per favorire un’esperienza più immersiva ai propri utenti.
Dove però le tecnologie VR sono già realtà è il settore turistico, che oggi vede la presenza di diverse proposte destinate a chi desidera scoprire musei, aree archeologiche o addirittura intere città collegandosi attraverso un visore, magari facendolo da casa a migliaia di km di distanza. Accanto a questa possibilità però ve ne sono altre ancora più interessanti, che riguardano per esempio la completa ricostruzione digitale di scenari appartenenti al passato, in cui il viaggiatore può accedere entrando a far parte di un’altra epoca.
Le ricostruzioni in 3D sono sempre più realistiche e abbinano oggi alla semplice immagine di monumenti ed edifici com’erano nel loro antico splendore anche soluzioni in grado di far sentire l’utente parte di quel contesto e di quella società, per esempio inserendo elementi dinamici come persone e mezzi di locomozione attivi sullo scenario.

Alla scoperta di Pompei con la realtà virtuale
Considerata una delle maggiori attrazioni archeologiche a livello globale, l’antica città romana di Pompei non poteva non essere protagonista di progetti legati proprio all’uso della realtà virtuale e aumentata, che permettono di aggiungere alla visita degli scavi altre opzioni in grado di far fare al turista un vero e proprio tuffo nel passato.
Frutto di un lungo lavoro da parte dei ricercatori dell’Istituto Svedese di Roma, per esempio, è il Progetto Pompei, nel quale viene dato ampio spazio proprio alla ricostruzione digitale della città e all’utilizzo di modelli che, partendo da quelle che sono le attuali rovine, presentano la città esattamente com’era prima dell’eruzione del Vesuvio, con tanto di incursioni nella vita quotidiana dei cittadini.
Un’altra iniziativa di questo genere proviene invece da AR Tour, agenzia digitale che offre la possibilità di visitare l’area archeologica di Pompei ma anche quella di Ercolano e altri musei napoletani, indossando degli speciali occhiali, gli AR Glasses. Le lenti fornite permettono di guardare in maniera diversa le meraviglie di questi luoghi, con ricostruzioni di edifici, interni e reperti che si sovrappongono alle rovine creando un emozionante mix temporale capace di esaltare ancora di più il valore di siti storici unici nel loro genere.